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02/03/2012 07:28:09

Salemi, un consiglio comunale sull'orlo del precipizio. Angelo: "E' tutto nelle mani dei cittadini"

L’invito era stato rivolto loro da Vittorio Sgarbi nel corso dell’ultimo Consiglio. Per potere votare a maggio, la motivazione. E tuttavia la scelta non è stata priva di qualche esitazione. Su tutto grava l’interpretazione corretta che occorre dare all’articolo 141 della legge regionale 267 del 2000. Se cioè il magico numero di dieci sia sufficiente a comportare la decadenza automatica dell’assemblea civica. E già. Perché se è vero che il numero indicato dalla legge è undici, è pure vero che, in presenza di dieci consiglieri, il Presidente del Consiglio sembra che non possa procedere alla sua convocazione. Quindi si creerebbe di fatto una paralisi. E’ questo il motivo che ha spinto il Presidente Giusy Asaro ha richiedere un responso, tramite il segretario generale, all’Assessorato agli Enti Locali. Per non parlare della spada di Damocle che incombe minacciosa su tutta l’attuale paradossale situazione. Il pronunciamento che si attende con non poca ansia da parte del Ministero dell’Interno. Che, ove dovesse accogliere la richiesta di scioglimento per infiltrazioni mafiose avanzata dalla Commissione Prefettizia di accesso agli atti, inviata dopo l’avvio della indagine «Salus iniqua», si potrebbe giungere all’assegnazione di due commissari. Il periodo di commissariamento varierebbe da un minimo di 12 a un massimo di 24 mesi. Ciò con il conseguente rinvio a data da destinarsi delle elezioni attualmente previste per la prossima. primavera. Ma l’ipotesi più agghiacciante sarebbe quella di un provvedimento da parte del ministro Cancellieri a bocce già in movimento con una campagna elettorale in corso. Roba da fare tremare i polsi. In attesa dell’evolversi degli eventi, la nostra testata continua la ricognizione sul campo dando la voce agli esponenti del panorama politico cittadino salemitano. Oggi è il turno di Melchiorre Angelo, rappresentante del Circolo di IdV di Salemi.

 

Melchiorre Angelo, lei è un consigliere comunale di Salemi, eletto in una lista che alle ultime elezioni amministrative ha appoggiato Vittorio Sgarbi. Dopo poco meno di un anno è passato all’opposizione fino ad approdare di recente a Italia dei Valori, il partito di Di Pietro. Ci spiega brevemente il motivo delle sue scelte politiche?
Premetto che dopo un anno circa non sono passato all’opposizione ma, semplicemente, mi sono dichiarato indipendente dalla coalizione che aveva sostenuto Sgarbi. Osservando gli sviluppi politici che ci sono stati negli ultimi tre anni, ritengo che la coalizione che ha sostenuto il sindaco di cui ho fatto parte, presentatasi come coalizione di centro, non poteva più credibilmente definirsi tale, ma era diventata una sorta di organismo geneticamente modificato difficilmente definibile, se non, forse, come coalizione dei fan di Vittorio Sgarbi, visto il carattere assolutamente personalistico e autoritario con cui lo stesso ha gestito quest’esperienza.
Nell’ultimo anno ho deciso di passare all’opposizione, fino ad approdare nel febbraio del 2012, dopo mesi di contatti e confronti nell’IDV. Per me ad oggi il partito di Di Pietro è l’unico gruppo politico ad avere dimostrato coerenza con le linee politico/programmatiche intraprese, sempre volto alla tutela dei cittadini e alla cosa pubblica come tale, raccogliendo e dando voce a diversi settori della società civile italiana di diversa matrice politica e ideologica con l’obiettivo comune dalla riproposizione "di mettere ordine".
Le è stato rinfacciato da parte di alcuni componenti dell’Amministrazione che lei è passato all’opposizione per motivi non proprio politici. Spesso lo hanno attaccato su aspetti davvero personali.
Sono del parere che quando un amministratore attacca sul piano personale un Consigliere Comunale è un segno di debolezza e di mancanza di contenuti, inoltre, sono convinto che la politica e le questioni personali vadano sempre separate.
Dal 21 febbraio alle 21,00 le dimissioni di Sgarbi si sono rese esecutive. La vice sindaco Antonella Favuzza ha dichiarato alla nostra testata che i cittadini le hanno manifestato molto rammarico. Cosa ne pensa?
Credo che al di là della pubblicità e delle testate giornalistiche, rimane ben poco nella città dell’operato di Sgarbi.
L’assessorato regionale agli Enti Locali ha inserito il comune di Salemi fra quelli dove si andrà a votare il prossimo maggio. Se lo aspettava?
No, ritengo si vada troppo presto al voto.
Secondo lei le elezioni anticipate bloccheranno le decisioni che si attendono dal Ministro degli Interni?
Un mio pensiero: è tutto nelle mani dei cittadini di Salemi che dovranno dimostrare di saper voltare pagina.
Vittorio Sgarbi nell’ultimo Consiglio Comunale, annunciando le proprie dimissioni, ha invitato i Consiglieri a seguire il suo esempio. Si dice che già cinque di loro lo stanno facendo. Lei che farà?
Ad oggi non penso di dimettermi. L’ex Sindaco ha tutto il diritto di invitare i Consiglieri a seguire il suo esempio, ma, per dirla alla Sgarbi, ognuno di noi ha la sua zucca vuota e con quella sceglie e decide autonomamente.
In ogni caso, alla luce delle annunciate elezioni, ha ancora un senso oggi pensare a dimissioni?
Le dimissioni avvengono sempre a seguito di scelte personali, non ci sono scadenze. E’ pur vero che se scegliessi di dimettermi, per coerenza alle prossime elezioni non sarei uno dei candidati.
Perché le dimissioni presentate una settimana fa sono state a decorrere dal 21? E’ stata una procedura corretta?
Sinceramente non l’ho capita. Comunque, come da parere rilasciato dal Segretario generale in seduta consiliare, la procedura è stata regolare.
Dopo oltre anni cosa rimane di Sgarbi a Salemi?
Il totale scollamento tra la cittadinanza e la politica. Sarà dura riconquistare la partecipazione attiva della città.
Mentre Sgarbi fa sapere di volersi candidare in diverse altre città, le risulta che ci siano salemitani che lo rivogliano ancora qui ?
Non so, forse qualcuno.
Come lascia le casse comunali la Giunta Sgarbi?
I debiti fuori bilancio sono sotto gli occhi di tutti. Penso che qualsiasi Sindaco si ritrovi a vincere le elezioni, si troverà di fronte ad una serie di problemi ereditati dalla recente amministrazione dimissionaria da sanare per ricreare una situazione di equilibrio, comprese le casse comunali.
Gli aspetti positivi di questa Giunta?
Quale giunta? Sono cambiati così tanti Amministratori in poco tempo, che è difficile rispondere a questa domanda. Per quanto riguarda invece l’aspetto positivo dell’operato del Sindaco è stato senza dubbio quello di aver tentato attraverso un processo mediatico di rendere Salemi un centro turistico e culturale, peccato che ai comunicati stampa non siano seguiti sempre i fatti.
Il cosiddetto progetto “Case a 1 Euro” andrà a buon fine?
Spero di si, sono fiducioso che il prossimo Sindaco, possa prendere a cuore la questione portando a termine il progetto. In questi anni sono state impegnate somme per incarichi professionali di una certa rilevanza e mi auguro, quantomeno, che non vadano perse.
Gli aspetti più negativi di questi tre anni?
Mancanza di rispetto per le istituzioni. Mancanza di rispetto per la volontà della cittadinanza Sovrana. Assenza della figura del Sindaco sul Territorio. Mancanza di rapporti con il Consiglio Comunale. Mancanza di programmazione. Poca attenzione alle problematiche quotidiane della città………. Penso possa bastare.
Se si voterà in primavera quali scenari prevede?
I gruppi politici dovranno attivarsi immediatamente, credo che come me, nessuno prevedeva di andare alle elezioni il 6 maggio.
Avete già scelto il vostro candidato?
Si, il nostro mister X, è un giovane Salemitano serio con alle spalle esperienza politica, amministrativa e un eccellente bagaglio culturale.
Andrete da soli voi di IDV o con alleanze?
Siamo consapevoli che da soli, difficilmente, riusciremo a raggiungere traguardi ed obbiettivi importanti. Siamo aperti al dialogo con tutte quelle forze politiche fatte da persone sane, pulite e semplici che hanno come obbiettivo il risanamento sociale.
Dopo la vicenda quasi surreale della sindacatura di Sgarbi cosa rimane alla Città di Salemi?
Rimangono le cose fatte, il Polo Museale, l’avviamento del progetto delle “Case a 1 Euro” ma rimangono anche le cose non fatte di quel famoso programma elettorale che è stato presentato alla cittadinanza nel 2008.