L’operazione è scattata a seguito di una segnalazione pervenuta al 112, per la quale i militari sono intervenuti presso una profumeria della via Castelvetrano, constatando che ignoti malfattori avevano rotto le vetrine e si erano impossessati del registratore di cassa.
Dalle prime indagini i Carabinieri hanno intuito che gli autori del furto con scasso si erano allontanati poco istanti prima e potevano nascondersi presso l’abitazione dell’arresto domiciliare Gianfranco Ingoglia.
Effettivamente, nel corso di una perquisizione domiciliare gli inquirenti hanno sorpreso Quinci a nascondersi all’interno del garage di Ingoglia, chiuso dall’esterno. Indosso al giovane sono stati rinvenuti i 150 euro circa custoditi nel registratore di cassa rubato e dei pezzi del registratore stesso, che era stato frantumato per recuperarne il contenuto. Quinci aveva tra l’altro le mani ancora sporche di sangue, essendosi ferito per sfondare la vetrina del negozio.
Dopo essere stati dichiarati in arresto e provvisoriamente trattenuti presso le camere di sicurezza della Compagnia Carabinieri, i due imputati sono stati presentati a direttissima innanzi al Tribunale Monocratico di Marsala, che ha convalidato l’arresto di entrambi e rinviato l’udienza finale al 9 marzo. Frattanto, su disposizione di quella Autorità Giudiziaria, Ingoglia è stato sottoposto nuovamente agli arresti domiciliari e Quinci sottoposto alla misura cautelare dell’obbligo di firma.
Successivamente, poiché dal sopralluogo tecnico effettuato sul luogo del delitto erano emersi degli elementi che portavano ritenere che Quinci Antonino non aveva agito da solo, gli inquirenti hanno proseguito le indagini e scoperto che, effettivamente, un’altra persona aveva concorso nel furto con scasso.
Si tratta di un minore mazarese di 15 anni, studente ed incensurato, che i Carabinieri hanno deferito a p.l. alla Procura della Repubblica dei Minori di Palermo, in quanto ritenuto responsabile di concorso in furto aggravato.