Il giorno dopo la pubblicazione della notizia Galfano decide di raccontare la sua versione dei fatti, e lo fa scrivendo ben 32 commenti. Passa tutta la notte davanti al computer: dalle 21:39 del 1 febbraio fino alle 6:51 del 2 febbraio. Nel suo racconto sconnesso e sgrammaticato Galfano si definisce in “ragazzo buono e sincero”. Conosce Loredana qualche anno fa in un locale di Marsala e, dopo averla sedotta, i due iniziano a frequentarsi. Lui le portava la colazione a letto mentre lei, grazie all'aiuto della madre, organizzava orge che le fruttavano 60/70 mila euro al mese. Ma come ha scoperto la doppia vita della sua fidanzata? Colpa (o merito) del caso. Lui la chiama al telefonino, lei in quel momento è si trova a Palermo per una visita dal chirurgo plastico. Nonostante il telefono sia custodito nella borsa della donna, dopo qualche squillo si attiva la conversazione e Roberto ascolta la conversazione tra Loredana, la madre e il dottore. Le donne vorrebbero ottenere maggiori risultati dalle iniezioni di botulino, avere la stessa pelle liscia di Sofia Loren. “Tu lo sai che io con il mio fisico ci lavoro!!!” avrebbe detto la ragazza al medico. Dopo aver ascoltato quella frase Roberto intuisce il lavoro praticato della sua fidanzata e racconta che per lui la strada diventa tutta in salita. Parla di minacce, furti subiti, ritorsioni. Galfano sostiene di aver denunciato tutta la famiglia di Loredana per sfruttamento della prostituzione. Alla fine le ha chiesto 15 mila euro a titolo di risarcimento dei danni subiti: il disonore e per il rischio di beccarsi qualche brutta malattia. In sostanza è il reato per il quale è stato indagato.
La Provincia regionale di Trapani è molto sensibile al tema della stalking, ed è capofila del progetto “STOP - alla violenza sulle donne” che ha già coinvolto i comuni di Marsala, Alcamo, Valderice, Buseto Palizzolo. Un esperienza concreta vissuta da assistenti sociali, psicologhe, esperte di counseling, pedagogiste che è diventata un libro: in parte guida alle attività svolte, in parte memoria delle esperienze condotte.
Il libro “A volte da sole non si può” si terrà domani, con inizio alle ore 17, presso la sala convegni del Molino Excelsior. Nel corso del pomeriggio saranno proiettati un breve video e commentati i lavori svolti. Gli interventi saranno scanditi dagli intermezzi musicali delle sorelle Prestigiacomo, giovanissime cantautrici valdericine molto sensibili ai temi della sfera femminile e del vissuto delle donne. Sono previsti, tra gli altri, gli interventi di saluto dei sindaci di Valderice e Buseto Palizzolo, Camillo Iovino e Luca Gervasi, e delle presidenti delle commissioni pari opportunità di Valderice, dell’Unione dei Comuni dell’Agro Ericino e della Provincia di Trapani.