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16/02/2012 05:16:36

Comincia il primo processo per Ciro Caravā: concussione. Assolto Mangiaracina

Antonio Di Natale e Giuseppe Napoli. Nel Maggio del 2010 i due consiglieri comunali furono arrestati in flagranza dalla guardia di finanza, per il reato di concussione mentre intascavano una tangente.
I due politici avrebbero preteso da un imprenditore mazarese, Vito Quinci, una mazzetta di 21.000 euro per il rilascio di una concessione edilizia relativa alla società "Il faro srl". Solo a Dicembre si apprese che coinvolto nell'inchiesta era anche il Sindaco Caravà.
Secondo alcune indiscrezioni Quinci accuserebbe Caravà di avergli chiesto, quando era consigliere comunale di Campobello di Mazara, nel 2005, una o più mazzette per un valore di circa 30.000 euro per votare e far votare favorevolmente una delibera inerente la concessione edilizia per Il Faro Srl. Rispetto alla mazzetta di Napoli e Di Natale siamo indietro di cinque anni. Fatti diversi, ma la vittima è la stessa. E tra l’altro anche il progetto è lo stesso.
Il progetto di Quinci ha infatti una storia lunga e tormentata, sotto tanti punti di vista. Si tratta di un albergo di 220 camere su un’area di 80.000 metri quadrati da costruire a Tre Fontane, frazione balneare di Campobello di Mazara.
Nel periodo in cui Quinci lo accusa di aver chiesto una tangente (2005)  Caravà era consigliere comunale di opposizione della Giunta guidata dal suo avversario politico di sempre, Daniele Mangiaracina, ma poteva contare sulla maggioranza dei consiglieri comunali.

Ciro Caravà, nonostante sia agli arresti al carcere di San Giuliano, a Trapani, è paradossalmente, l'unica figura in carica al Comune di Campobello, dato che, dopo vari tentennamenti la giunta e il consiglio comunale si sono dimessi. Eppure, fin quando il Sindaco è in carica, il Comune non può essere sciolto, e non si può andare ad elezioni. Il Comune per ora è amministrato da un commissario nominato dal Presidente della Regione, Raffaele Lombardo. Probabilmente sarà lo stesso commissario a chiedere lo scioglimento dell'ente per impossibilità di essere amministrato, e allora toccherà al Ministro dell'Interno rimuovere Caravà dalla carica ed indire nuove elezioni. Difficilmente tutto ciò si realizzaerà in tempo per la prossima tornata elettorale utile, quella di Maggio.

E' stato assolto intanto dall'accusa di abuso d'ufficio l'ex Sindaco di Campobello, Daniele VIto Mangiaracina. Il Tribunale di Marsala ha assolto anche Tommasa Critti, condannando però il marito Leo Faugiana e due tecnici, Francesco Di Stefano e Giorgio Guerrieri. Le condanne vanno da otto a nove mesi di reclusione. La vicenda riguardava il cambio di destinazione di uso di un immobile, di proprietà dei coniugi Faugiana - Critti, modificato e ristrutturato per essere  trasformato in un supermercato. Secondo l'accusa per legge non si poteva fare. Faugiana era componente della segreteria di Mangiaracina quando questi era Sindaco di Campobello. Per i giudici, l'ex Sindaco e la signora Critti erano però all'oscuro di tutto.



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