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11/02/2012 11:06:53

Auto più sicure con gomme invernali

 Tant’è che Assogomma, l’associazione che raggruppa i produttori di pneumatici in Italia (Bridgestone-Firestone, Continental, Goodyear-Dunlop, Marangoni, Michelin, Pirelli e Yokohama) parla di un picco nelle vendite di gomme invernali: la stagione dovrebbe chiudersi con 10 milioni di pezzi venduti (oggi siamo a otto), contro i 6,5 dell’inverno scorso.

PER TOGLIERE OGNI DUBBIO - La stessa Assogomma ha invitato autorità e istituzioni locali a toccare con mano l’efficacia delle gomme invernali, messe a dura prova in una serie di test sulla neve. L’obiettivo: sensibilizzare i partecipanti sulla necessità di predisporre per tempo regole chiare (oggi ogni ente gestore delle strade può fare una propria ordinanza, e in tutta Italia ne esistono ben 180). L’intento è arrivare a un’unica norma nazionale sull’uso di gomme invernali e catene da neve: per questo il direttore di Assogomma, Fabio Bertolotti, intende presentare una proposta ufficiale al ministero dei Trasporti e a quello dell’Interno.

RISULTATI PREZIOSI - Le prove organizzate da Assogomma sulle nevi di Madonna di Campiglio hanno preso in esame diverse situazioni di guida, mettendo a confronto gomme estive (con e senza catene) e invernali. Si parte da una prova di handling (nella foto sopra), al volante di due 500 Abarth, una equipaggiata con pneumatici termici, l’altra con quelli “normali” (in entrambi i casi il battistrada è nuovo). In una stradina innevata (e chiusa al traffico), la prima vettura si è districata bene tra curve e saliscendi, mentre con la seconda si rischiava di continuo di perdere il controllo.

MEGLIO NON MISCHIARE - Il pericolo c’è anche se le gomme invernali sono montate soltanto su uno dei due assi: una condizione che, benché non sia espressamente vietata dal nostro codice della strada, non fa viaggiare sicuri. Lo abbiamo verificato sia con una Maserati GranTurismo S (foto sopra) sia con una Fiat Panda, entrambe equipaggiate con pneumatici da neve sulle ruote motrici. Nel caso della sportiva del Tridente sono quelle posteriori. Risultato: a dispetto dei suoi 450 cavalli, l’auto aveva una buona motricità (mentre in un altro test con quattro gomme estive non è riuscita a muoversi neppure di un metro), ma in curva tendeva ad andare dritta già passati i 10 km/h. Più facili da controllare gli 85 cavalli della Fiat Panda 0.9 TwinAir, ma lo scarso grip delle gomme estive montate al posteriore mette a rischio la stabilità in curva, innescando spesso delle sbandate (foto sotto).

IN FRENATA BATTONO LE CATENE - Interessante anche la prova che ha messo a confronto in frenata una Fiat Freemont equipaggiata con pneumatici estivi e catene da neve (sulle ruote anteriori) con una gemella su cui erano montate quattro coperture invernali (foto sotto). Il vantaggio a favore di queste ultime in una inchiodata da 45 km/h arriva addirittura a ridurre del 50% lo spazio di arresto. E in discesa il divario è aumentato nel successivo test che metteva a confronto tre Alfa Romeo Giulietta: la prima con gomme estive, la seconda con pneumatici identici e catene da neve e l’ultima con le “termiche”. Sempre frenando da 45 km/h, con la strada in pendenza (del 4-5%), con queste ultime ci si ferma in circa un terzo dello spazio (in media in 12 metri) rispetto alla vettura dotata di catene (31 metri, la distanza per fermarsi). E con le gomme estive “nude” servono addirittura 63 metri.

ANCHE LE SUV NE HANNO BISOGNO - Anche per chi guida un’auto a quattro ruote motrici le gomme invernali sono tutt’altro che superflue. La conferma viene nuovamente da uno dei test organizzati da Assogomma, quello che vede impegnate a turno tre Volvo XC60 (foto sotto) nell’affrontare salite e discese su pendenze del 30%. Frenando in discesa da 20 km/h non si riusciva a fermare l’auto equipaggiata con pneumatici estivi. E nella successiva salita era impossibile ripartire una volta arrestata la vettura lungo la rampa. Il problema non si verifica con le gomme invernali, neppure se la vettura monta pneumatici con il battistrada consumato al 50%.

VINCONO GLI INVERNALI, ANCHE SE VECCHI - La superiorità dei pneumatici invernali, anche se consumati, è stata ribadita dall’ultimo test: quello che ha visto impegnate altre due Volvo XC60 (foto sotto) in una frenata di emergenza da 40 km/h in una strada in leggera discesa (4-5% di pendenza). L’auto con coperture estive nuove si è fermata in circa 65 metri, mentre l’altra – con gomme invernali usurate per metà - ha avuto bisogno di meno di 20 metri.



Native | 2024-07-16 09:00:00
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