L’amministrazione ha mentito all’intero consiglio comunale che aveva approvato un atto d’indirizzo dove si chiedeva la non trasformazione del piano terra della struttura di Sappusi in uffici.
Lo stesso sindaco aveva dichiarato che la nuova ala sarebbe stata dedicata esclusivamente come centro sociale ma dalle notizie che apprendiamo anche la nuova struttura ospiterà uffici.
Quello che era il fiore all’occhiello delle politiche sociali oggi diventa posto per la burocrazia.
Non è minimamente pensabile che una struttura che per tanti anni ha funzionato come centro d’aggregazione in un quartiere popolare venga chiuso. In queste scelte è palese tutta l’incapacità dell’amministrazione comunale nelle politiche sociali. Ormai i punti d’incontro per gente disagiata esistono solo grazie a gruppi di volontariato cattolico e non, nel quartiere l’unico punto fermo per le persone è rimasto la parrocchia e i suoi gruppi.
L’amministrazione e i dirigenti del settore devono ritenersi responsabili di questa scelta scellerata, ridurre una palestra, un teatro, e un salone in uffici, in un quartiere popolare va contro tutte le linee delle politiche sociali di qualsiasi ente, altri comuni sarebbero felici di avere determinate strutture nei quartieri difficili, la nostra amministrazione è felice di cancellare quel poco che la gente del quartiere aveva ottenuto dal pubblico.
Invitiamo per tanto l’assessore alle politiche sociali a dimettersi per palese incompetenza e chiediamo in oltre chiarimenti urgenti del sindaco al consiglio comunale ancora una volta sbeffeggiato da quest’amministrazione.
Il consigliere comunale
Lillo Gesone
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