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30/01/2012 05:15:51

Carmelo Gagliano, l'autotrasportatore marsalese diviso tra gli Sfraga e i forconi...

Nell’inchiesta della squadra mobile di Caserta sull’alleanza tra camorra e mafia per il controllo dei mercati ortofrutticoli, spunta il nome di Carmelo Gagliano.
È a lui, autotrasportatore marsalese di 45 anni, che la polizia ha notificato una delle sei ordinanze di custodia cautelare. E proprio Gagliano è stato identificato nei giorni scorsi in uno dei presidi di Forza d’Urto.
Gagliano è titolare della ditta di trasporti Afm (Auto Frigo Marsala) ed è accusato di aver fornito i propri mezzi ai fratelli Sfraga, ritenuti i referenti imprenditoriali delle famiglie mafiose Riina e Messina Denaro. Tra i suoi clienti anche Costantino Pagano, prestanome della famiglia casalese Schiavone, e titolare dell’azienda Paganese, confiscata ieri al termine del rito abbreviato.
Secondo quanto si legge nell’ordinanza, Gagliano collaborava anche per coprire i trasporti da e per il mercato di Fondi, «in ragione dell’accordo camorristico mafioso intervenuto tra il clan campano e Cosa Nostra ».

"Noi non conosciamo questo Gagliano che è stato arrestato. Naturalmente è impossibile fare una schedatura di chi partecipa liberamente alle manifestazioni" la replica di Mariano Ferro, uno dei leader del movimento.

Secondo l'ordinanza di arresto Carmelo Gagliano fu addirittura schiaffeggiato da Gaetano Riina, fratello di Totò, nel corso di un incontro in cui si parlava della gestione dei trasporti nella filiera ortofrutticola. Il fratello del capo dei capi, scrivono testualmente i pm aveva capito “la portata, per così dire, rivoluzionaria, dell’accordo proposto dall'autotrasportatore Costantino Pagano che, in cambio dell’acquisizione di una posizione monopolistica sulle tratte Sicilia Occidentale-Campania-Fondi, metteva al servizio degli imprenditori di Cosa nostra (i fratelli Sfraga di Marsala) la forza d’intimidazione del clan casalese nelle zone campane. E per sancirlo schiaffeggiava Carmelo Gagliano addebitandogli, insieme a Ignazio Miceli, la responsabilità della contesa”.

Questa la  base dell’accordo stipulato, secondo l’accusa, tra Cosa nostra e Casalesi: da una parte la famiglia Sfraga (nel cuore delle famiglie Riina, Provenzano e, da ultimo, Messina Denaro), negli anni ha consolidato ed espanso la commercializzazione dei propri prodotti nel mercato ortofrutticolo di Fondi (Latina) e in Campania e, dall’altra, “La Paganese”, società di trasporti su gomma riferibile ai Casalesi, ha acquistato una posizione predominante sulle rotte Sicilia- Campania- Fondi . Uno scambio…alla pari (l’agenzia Miceli-Gagliano è stata relegata ad una posizione complementare).

 



Antimafia | 2024-09-26 06:00:00
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