Trasparenza nella gestione della cosa pubblica, sviluppo sostenibile, mobilità, rispetto per le disabilità, creazione di spazi pubblici aperti all'incontro tra le generazioni, rappresentanza aperta alla diversità di genere sono alcuni dei punti sui quali bisogna puntare per cambiare, davvero, Trapani.E' arrivato il momento di progettare una città migliore in grado di poter offrire servizi a chi ogni giorno decide di viverci e a chi vuole portarla con sé alla fine del suo viaggio.Chiediamo a gran voce la costruzione di un progetto progressista e riformista che voglia cambiare rotta rispetto alle ultime amministrazioni che poco hanno fatto per il rilancio di una città che ha bisogno di una prospettiva europea.Riteniamo che un progetto nuovo debba passare attraverso modalità nuove di scelta.Le primarie, momento di condivisione e democrazia, sono lo strumento che vogliamo per la scelta di un candidato sindaco e di un progetto che guardi al futuro rifuggendo scelte clientelari e legate al passato.La notizia di un arenamento delle primarie a Palermo, città simbolo di uno sfruttamento indiscriminato della cosa pubblica, getta nello sconforto chi crede ancora nella possibilità di impegnare uomini e donne di buona volontà che vogliono mettersi al servizio di una comunità.Alla crisi, all'antipolitica che imperversa, allo scetticismo dominante, vogliamo opporre l'anima, il cuore e la ragione: partecipazione e accoglienza saranno le parole chiave per uscire fuori da questa situazione che paralizza il futuro di intere generazioni.Alla crisi della politica opponiamo la buona politica.
Valentina Colli - archeologaMaria Pia Erice - donna e sicilianaSabrina Rocca - docenteMaria Concetta Serse - docenteValentina Villabuona - avvocatoMaria Luisa Peraino - impiegataConcetta Recupero - docentePiera Campo - insegnanteSelenia Messina - studentessaOrnella Zarzana - docenteTeresa Galante - docenteNina Maltese - casalinga