"Mi sarei aspettato una posizione diversa da parte del governo regionale: doveva fare capire ai manifestanti che quella piattaforma non porta da nessuna parte. Siamo rimasti un po' delusi dalle posizioni del governo regionale"Lo Bello non minimizza le ragioni che hanno portato in strada centinaia di lavoratori ma sostiene che i responsabili della crisi siciliana siano altri."La Sicilia in questi ultimi anni ha un problema di crescita strutturale rilevante: il Pil è tornato ai livelli di metà Anni 90 a questo è dovuto al perpetuarsi di un sistema assistenziale e clientelare però senza risorse che oggi non ci sono più. E questo crea degrado e recessione stabile".Le parole di Lo Bello arrivano proprio nel giorno in cui il presidente della Sicilia, Raffaele Lombardo, incontra il premier Mario Monti per dare una risposta alle richieste dei manifestanti che da Palermo sono tornati a far sentire la propria voce.
15,50 - Partirà domani mattina, giovedì 26 Gennaio, da via Selinunte angolo via H, alle ore 9:30, un corteo pubblico per le vie cittadine, organizzato dal movimento Forza D'Urto Campobello di Mazara. La manifestazione nasce dall'esigenza di portare all'attenzione delle istituzioni i disagi economici che i vari settori produttivi e le famiglie siciliane sono portati a sopportare.
In particolare Forza D'Urto chiede:
la riduzione delle accise sui carburanti e della pressione fiscale,
l'aumento delle risorse per i settori agricoltura, edilizia, autotrasporti e mondo produttivo,
l'annullamento dello strapotere della Serit.
Il corteo è aperto a tutte le famiglie e ai lavoratori che si vogliono unire alla protesta.
14,00 - A sorpresa oggi si è verificata una agitazione studentesca degli alunni dell'Istituto ex Magistrale "Pascasino" di Marsala che ha colto di sorpresa la Dirigente Antonella Coppola, che dichiara: " Il motivo della loro contestazione, peraltro già chiarito in occasione di diverse riunioni è legato al mancato funzionamento dei termosifoni presso la sede di Via Falcone 20. E’ stato spiegato che ciò non dipende dalla volontà della scrivente, né dall’Ente Provincia Regionale di Trapani, poiché trattasi di “ritardi burocratici” presso l’ITALGAS.
Nonostante tutto gli alunni hanno deciso di contestare adottando anche dei comportamenti molto irriverenti nei riguardi della scuola che, tuttavia, non può far nulla per risolvere tale problema poiché non di sua competenza.
Il corteo dei manifestanti nella stessa mattinata si è spostato dalla Via Falcone a Piazza della Repubblica dove sono stati esposti dei cartelli di protesta. Per sanare il comportamento irriverente ed offensivo di alcuni alunni il Dirigente Scolastico ha convocato un Consiglio d’Istituto straordinario e urgente per risolvere la questione"
13,00 - Ritorna la benzina nei distributori di Marsala, e ritorna anche la calma. Non ci sono più code e risse. Momenti di tensione a Castelvetrano dove è 'saltato' il mercatino settimanale dopo un'animata discussione tra gli ambulanti assegnatari dei posti, sull'opportunità di effettuare o meno le vendite in occasione delle proteste partite dalla Sicilia e allargate il tutto il Paese. E' stato necessario l'intervento dei vigili urbani per evitare che la tensione dilagasse. Intanto, in città si è tenuto un corteo con una decina di mezzi, mentre erano ben più numerosi quelli in sosta agli svincoli sull'A29 all'altezza di Castelvetrano e Campobello di Mazara.
Stamattina a Palermo c'è stato il corteo del Movimento dei Forconi. Migliaia tra agricoltori, pescatori, autotrasportatori e normali cittadini hanno percorso le vie del centro di Palermo. Oltre mille studenti, delle scuole superiori e dell’università, si sono uniti alla manifestazione guidati dal Coordinamento apartitico “Studenti Siciliani in Lotta”.
Gli studenti hanno animato la manifestazione con cori contro il caro-vita e contro i governi Lombardo e Monti. Nessun simbolo politico esposto, come avevano promesso gli organizzatori, per dimostrare la totale trasversalità della protesta. In piazza tante bandiere siciliane e italiane.
"Oggi gli studenti hanno dimostrato – dichiara Marco Alessandra Presidente della Consulta Provinciale degli Studenti di Palermo – che non si mobilitano soltanto a dicembre per anticipare le vacanze di natale. Da giorni molte scuole siciliane sono in agitazione e la grande partecipazione al corteo di questa mattina dimostra la vicinanza del mondo studentesco alla battaglia dei piccoli imprenditori, dei lavoratori e dei disoccupati. Continueremo a sostenere attivamente il Movimento dei Forconi con forme di protesta che concorderemo nei prossimi giorni".
I manifestanti hanno cartelli e imbracciano i forconi simbolo della protesta contro la crisi del settore. Alcuni gridano slogan contro il presidente degli industriali siciliani, Ivan Lo Bello, che aveva denunciato infiltrazioni mafiose durante i blocchi che per sei giorni hanno paralizzato la Sicilia. "Lo Bello mafioso" urlano i Forconi provenienti da ogni parte della Sicilia. Il movimento attende risposte dall'incontro di stasera del governo della Regione col premier Monti.
"Questa è una rivolta di popolo, dietro non c'é la politica. Anzi il movimento è proprio contro questa classe politica che ha tradito i siciliani, a cominciare dal presidente Lombardo che non ha mantenuto le promesse elettorali di autonomia. Per delegittimarlo parlano di mafiosi tra di noi e tirano in ballo la mia storia politica che è finita 11 anni fa. La verità è che hanno paura di tante persone per bene che sono stanche". Lo dice Mariano Ferro, leader dei Forconi che stanno manifestando a Palermo. "Aspettiamo i risultati dell'incontro a Roma tra Lombardo e il premier Monti - aggiunge - Staremo in piazza fino a stasera e se non saranno presi provvedimenti seri per questo popolo che soffre siamo proseguiremo la lotta con piu" forza e determinazione".
Su segnalazione di alcuni componenti del movimento dei Forconi la polizia, che sta seguendo il corteo in corso a Palermo, ha allontanato militanti di Forza Nuova che stavano distribuendo dei volantini. Proprio il legame con il movimento di estrema destra è stato all'origine dell'allontanamento di Martino Morsello, tra i fondatori dei Forconi.