Gli avvisi di garanzia hanno riguardato sedici persone che avevano presentato istanza finalizzata ad ottenere il riconoscimento dell'invalidita' civile, dichiarando di soffrire di cardiopatie certificate da false cartelle cardiologiche, nonche' sei medici dell'Azienda sanitaria provinciale. A seguito delle indagini e' stato infatti accertato che gli esami ambulatoriali - presentati alla Commissione medica di Marsala a sostegno della richiesta di corresponsione delle indennita' economiche previste per l'invalidita' civile - non erano mai stati eseguiti ed erano stati falsificati. In particolare, i richiedenti non sono risultati soffrire delle forme di cardiopatie dichiarate e certificate dalla documentazione allegata alle istanze. Le attivita' investigative - supportate dalle conclusioni della Commissione medica di verifica - hanno evidenziato che in alcuni casi, i tracciati elettrocardiografici, pur non presentando esiti di infarto acuto del miocardio, erano stati allegati a certificazioni che invece dichiaravano tale condizione. Addirittura, la maggior parte dei certificati risultava riferibile ad altre persone effettivamente affette da tali cardiopatie; in altri casi, venivano certificate patologie che risultavano diagnosticate solo da elettrocardiogramma, mentre avrebbero necessitato di ecocardiogramma; in altri ancora, nella documentazione allegata alle istanze di invalidita' venivano certificate patologie a fronte delle quali erano state prescritte terapie controindicate e inconciliabili con i referti medici, nonche' utilizzate terminologie errate.
Le indagini hanno inoltre fatto emergere anche la responsabilita' di alcuni medici dell'Asp del distretto sanitario di Marsala: sei i professionisti raggiunti da avviso di garanzia che, quali componenti delle commissioni mediche di accertamento dell'invalidita' civile, dovranno rispondere di concorso nella tentata truffa e falso in atto pubblico, per aver certificato patologie e incapacita' lavorative inesistenti.