A seguito delle gravi vicende legate all’arresto del Sindaco Caravà e di altre dieci persone, arresto fra l’altro confermato dal Tribunale del Riesame, ormai sembra chiaro il destino sia della Giunta che del Consiglio Comunale.
Considerata la generale sfiducia dell’intera comunità campobellese, una parola sola echeggia dai commenti delle persone:”dimissioni”.
Avremmo auspicato che il Sindaco per primo avesse dato un segno di responsabilità rassegnando le proprie dimissioni, che ancora non sono arrivate.
Le uniche dimissioni sono state quelle del vice Sindaco, costretta per incompatibilità, quelle dei cinque consiglieri di opposizione, già sostituiti, e infine quelle di due consiglieri di maggioranza.
Come ha già indicato il nostro consigliere Gaetano Bono, è giunto il momento che l’intero Consiglio Comunale prenda la decisione di rassegnare le dimissioni come unico atto politico responsabile.
Ci rammarica apprendere che l’attuale maggioranza voglia portare in discussione, nei prossimi giorni, l’adozione della variante allo strumento urbanistico, ignorando i gravi fatti avvenuti.
Il movimento Uniti per Cambiare e Sinistra Ecologia e Libertà riconoscono di avere le carte in regola per proporsi alla città come forze politiche pronte a guidare il paese verso un nuovo orizzonte civile in cui prevalga un modo diverso di amministrare affinché si affermi una nuova cultura politica della trasparenza, della legalità, della partecipazione e della specchiata moralità delle persone che dovranno rappresentare le istituzioni.
Il Coordinamento di Uniti per Cambiare
Il Comitato di Reggenza di SEL