I piatti sono volati dal tavolo. In sala qualcuno ha avuto un attacco di panico. Ma i marittimi ci hanno detto che in realtà era solo un guasto al generatore di corrente". I realtà la nave si era incagliata e stava già imbarcando acqua (per affondare intorno alle tre). "Alle 23 e 30 sono cominciate le procedure per imbarcarci nelle scialuppe di salvataggio. Ogni scialuppa - denuncia La Fata poteva ospitare al massimo 150 persone, ma eravamo stipati in 250, 300 per barca". Aggiunge La Fata che il personale addetto al trasbordo era tutto di nazionalità filippina e non parlava italiano "quindi era difficile capire ed intenderci per quello che si doveva fare in mezzo al panico generale, e abbiamo avuto davvero paura". Anche perchè, aggiunge La Fata, la scialuppa si è spostata di due metri in avanti mentre noi stavamo salendo e abbiamo rischiato grosso. I naufraghi sono così sbarcati all'Isola del Giglio, dove hanno ricevuto i soccorsi dalla popolazione, svegliatasi nel cuore della notte.
11:20 Davide La Fata, agente finanziario di 29 anni, e la moglie Giusy sono i due marsalesi a bordo della nave Costa Crociere incagliata ieri notte davanti davanti all'Isola del Giglio. Stanno bene, dopo la procedura di evacuazione sono stati trasferiti in un hotel nei pressi di Fiumicino. A breve l'intervista su RMC 101.
10:00 - Ci sarebbero anche due marsalesi nella nave della Costa Crociere che è affondata questa notte clamorosamente vicino l'Isola del Giglio, in Toscana, con migliaia di persone a bordo.
Sembra che la coppia stia bene, ma non si conoscono ancora i loro nomi.
La nave della Costa Crociere ha cominciato a imbarcare acqua prima di mezzanotte, quando era al largo delle coste toscane, all'altezza dell'Isola del Giglio. Tutto è successo in pochi minuti e il comandante ha ordinato di evacuarla. Ai passeggeri è stato ordinato di indossare i giubbotti. A bordo, 4.229 tra viaggiatori e personale dell'equipaggio. Poco dopo mezzanotte la nave si è adagiata su un fianco. L'ultimo bilancio del prefetto di Grosseto parla di tre morti accertati e 14 feriti. "I dispersi? Purtroppo - ha risposto il prefetto Linardi - al momento non sono quantificabili. Sapremo con certezza se e quanti sono quando avremo finito di ispezionare il relitto".
Le operazioni di evacuazione sono state lunghe e complicate (tanto che alle 3 del mattino almeno un centinaio di passeggeri erano ancora a bordo) e molte persone si sono buttate in mare per cercare di salvarsi.
Sembra che la nave sia sbandata di diversi gradi rispetto alla rotta e per questo il comandante avrebbe deciso di avvicinarsi il più possibile alle coste dell'isola del Giglio. Ancora imprecisate le cause dell'incidente. Lo dice in una nota la stessa compagnia di navigazione, precisando che le operazioni di evacuazione "prontamente effettuate" sono "in fase di completamento". "Al momento - afferma Costa Crociere - non è possibile definire le cause del problema occorso. L'azienda si sta adoperando per dare la massima assistenza".
La Costa Concordia, partita alle 19 da Civitavecchia per un Giro del Mediterraneo e diretta a Savona è ferma nei pressi dell'isola del Grossetano. Solo ipotesi al momento per quanto riguarda le cause: forse un problema elettrico, forse una secca. Di certo nella nave si è aperta una falla e ha cominciato a imbarcare acqua.
Al Giglio è stata aperta la cattedrale, l'asilo della parrocchia e tutti gli hotel per ospitare i naufraghi. All'albergo Bahamas che era chiuso è stata imposta l'apertura per ospitare le persone che non hanno potuto trovare ricovero altrove.