In sei sono stati raggiunti dagli avvisi di garanzia che rappresentano l’epilogo di una più complessa attività d’indagine avviata dagli uomini della Squadra di Polizia Giudiziaria del Commissariato nel corso del 2010, sotto la direzione dapprima della D.D.A. di Palermo, e successivamente della locale Procura della Repubblica.
I mesi di accertamenti, osservazioni, pedinamenti, intercettazioni telefoniche e riscontri operati dagli investigatori durante le varie fasi d’indagine, trasfusi in una corposa informativa di reato, hanno consentito il deferimento all’Autorità giudiziaria dei marsalesi Pietro Marino (pregiudicato di 41 anni), Gaspare Salvatore Mirabile (pregiudicato di 41 anni), Francesca Daniela Pellegrino (44 anni), Maurizio Mancini (pregiudicato di 43 anni), Alessandro Quinto De Carlo (pregiudicato di 43 anni) e il palermitano Francesco Ferrante (pregiudicato, 43 anni). I sei sono indagati a vario titolo ed in concorso tra loro, per avere “detenuto, acquistato, trasportato e ceduto sostanza stupefacente del tipo cocaina”, in sostanza approvvigionavano una consistente fetta del mercato marsalese.
Sin dall’inizio delle intercettazioni, è emerso sostanzialmente che Pietro Marino risultava essere a capo del gruppo dedito al traffico di cocaina.
Marino settimanalmente, si riforniva di droga presso soggetti palermitani, quale ad esempio il predetto Francesco Ferrante. La droga acquistata era poi solito cederla localmente ad alcuni suoi “amici”, che a loro volta provvedevano a spacciarla al minuto.
Come è da tempo ormai consuetudine negli ambienti del traffico di droga, anche Marino quando parlava al telefono sia con i suoi fornitori palermitani, che la sua sottorete di spacciatori, utilizzava un linguaggio particolarmente criptico, facendo ricorso alle più svariate terminologie, al fine di mettersi al riparo da eventuali attenzioni investigative.
Quando doveva fare riferimento alla droga faceva ricorso a diversi termini: “autovetture, fettine di carne, birra” ed altro.
Nei suoi affari Marino si avvaleva della collaborazione del proprio cognato, Gaspare Mirabile e di alcuni soggetti già noti alle forze dell’ordine per il loro trascorsi giudiziari, come Maurizio Mancini ed altri, tutti con precedenti per reati legati agli stupefacenti, o comunque orbitanti in tali ambienti criminali dediti allo spaccio.
L’ attività d’indagine da tempo avviata dal Commissariato di Marsala sul fronte del contrasto al traffico di droga non conosce sosta. Le investigazioni nel contrasto al traffico di droga da parte degli uomini del commissariato di Marsala proseguono a ritmo serrato e non si escludono ulteriori sviluppi nell’immediato futuro.