«La crisi economica e una stagione autunnale caratterizzata da un clima mite - sottolinea Renato Borghi, Presidente di Federazione Moda Italia e Vice Presidente di Confcommercio - non hanno di certo favorito le vendite di capi d’abbigliamento della collezione autunno/inverno. E anche a dicembre abbiamo dovuto fare i conti con un Natale all’insegna del risparmio e di molta prudenza negli acquisti. Inoltre, i margini delle imprese hanno subito un’ulteriore riduzione perché per sostenere consumi già deboli i commercianti, laddove possibile, hanno assorbito l’aumento dell’Iva dal 20% al 21% deciso quest’estate. Ora con l’avvio dei saldi confidiamo in una boccata d’ossigeno per le vendite».
Per il corretto acquisto degli articoli in saldo, Confcommercio ricorda alcuni principi di base.
- Cambi: la possibilità di cambiare il capo dopo che lo si è acquistato è generalmente lasciata alla discrezionalità del negoziante, a meno che il prodotto non sia danneggiato o non conforme. In questo caso scatta l’obbligo per il negoziante della riparazione o della sostituzione del capo e, nel caso ciò risulti impossibile, la riduzione o la restituzione del prezzo pagato. Il compratore è però tenuto a denunciare il vizio del capo entro due mesi dalla data della scoperta del difetto.
- Prova dei capi: non c’è obbligo. È rimesso alla discrezionalità del negoziante.
- Pagamenti: le carte di credito devono essere accettate da parte del negoziante qualora sia esposto nel punto vendita l’adesivo che attesta la relativa convenzione.
- Prodotti in vendita: i capi che vengono proposti in saldo devono avere carattere stagionale o di moda ed essere suscettibili di notevole deprezzamento se non venduti
entro un certo periodo di tempo. Tuttavia nulla vieta di porre in vendita anche capi appartenenti non alla stagione in corso.
- Indicazione del prezzo: obbligo del negoziante di indicare il prezzo normale di vendita, lo sconto e il prezzo finale.
Il Comune di Marsala ha intanto predisposto ha predisposto il calendario degli orari d’apertura e chiusura degli esercizi di vendita; nonché le deroghe di apertura nei giorni domenicali e festivi per il periodo 1° gennaio – 31 maggio 2012. Il nuovo provvedimento, che entrerà in vigore dal prossimo 1° gennaio è stato concertato con i rappresentanti delle Organizzazioni Sindacali e le associazioni dei consumatori. La disciplina, uguale per gli esercizi di vicinato di media e grande struttura, attinente al settore non alimentare, prevede la facoltà per gli esercenti di svolgere la propria attività nei giorni 6, 8 e 15 gennaio, il 19 febbraio, il 1° ed il 29 aprile; nonché il 13 maggio. Resta vietata l’apertura in ogni altra giornata festiva o domenicale non dichiarata lavorativa. Alla stessa disciplina sono assoggettati i mercatini settimanali rionali dell’area attrezzata (martedì) e di Strasatti (venerdì). Gli esercizi di vicinato del settore alimentare fino a 150 metri quadrati, potranno effettuare l’apertura in tutti i giorni feriali, festivi e domenicali, ad eccezione delle domeniche: 1° gennaio e 8 aprile. Più complesso ed articolato risulta invece l’orario di apertura e chiusura dei negozi e supermercati del settore alimentare con superficie oltre i 150 metri, ovvero Supermercati ed Ipermercati. Questi, fermo restando l’obbligo della chiusura nei giorni 1,6 e 9 gennaio e 8 aprile, osserveranno l’apertura domenicale con il sistema della turnazione di cui, gli interessati possono prendere visione o presso l’Ufficio Commercio, all’Albo Pretorio o ancora presso la Segreteria del Sindaco. Inoltre l’elenco delle turnazioni e la copia completa dell’ordinanza sono pubblicate sul sito internet del Comune www.comunemarsala.it. Le disposizioni sull’apertura e chiusura dei negozi non vengono applicate alle rivendite di generi di monopolio, ai complessi turistici ed alberghieri, alle rivendite di giornali, a bar, gelaterie e negozi di gastronomia, alle bancarelle per la vendita di supporti audio-visivi e libri e ai rivenditori di oggetti di antiquariato. Nessun obbligo, invece, da parte dei commercianti di chiusura infrasettimanale. Essa rimarrà a loro discrezione.