A fronte di sempre più esigue occasioni di lavoro, per rispondere alle quali sono necessarie immediate certezze nelle risposte, tempi accettabili nell’ottenimento delle autorizzazioni, confronti immediati e, a risposte positive, concreti atti esecutivi, riscontriamo quasi sempre, da parte dei vari organismi preposti, risposte interlocutorie, rimandi alle volontà di istituzioni superiori, farraginosa organizzazione delle macchine burocratiche, che ci rimbalzano dai vari protocolli al rilascio delle autorizzazioni, quasi senza limiti di tempo. Tocchiamo con mano il fallimento di una certezza, ingenuamente data per scontata,
che l’approvazione dei vari P.R.G. si sarebbe trasformata in nuove opportunità di lavoro e di rilancio della economia dei territori interessati.
Ebbene su questi argomenti, riteniamo utile fare un approfondimento di quello che sta succedendo in questa parte della Provincia. Convinti che la maggior parte delle tematiche in argomento siano comuni a tutto il territorio provinciale ed extraprovinciale e che pertanto la trattazione sia di interesse collettivo, per una questione meramente logistica e come prima fase propedeutica ad un discorso più globale da ampliare con gli altri comuni, cominceremo con un approfondimento limitato al territorio di Trapani.
Qui troviamo un P.R.G. chiaramente insufficiente e di difficile attuazione per una città capoluogo, con enormi quantità di territorio classificate a “Centro Storico” con la necessità di un rinvio ad ulteriori rielaborazioni e pianificazioni, all’interno del quale non sono previste le aree da destinare a “Grandi Superficie di Vendita”, con insufficienti aree da destinare a Edilizia Residenziale Pubblica ed Agevolata, con il “Regolamento Edilizio” spesso contraddittorio con se stesso e con le “Norme Tecniche di Attuazione”.
E’ di questi giorni la pubblicazione della graduatoria di un Bando pubblico ad iniziativa dell’amministrazione comunale per l’assegnazione delle aree previste nel PRG a favore di imprese o cooperative titolari di finanziamenti pubblici.
Ebbene, a fronte di una richiesta per circa 600 alloggi la reale disponibilità di aree è limitata alla possibilità di realizzare al massimo, circa 400 alloggi. Ciò naturalmente implica una enorme difficoltà ad utilizzare i fondi già stanziati che alla scadenza dei termini (ormai imminente) si perderanno insieme alle possibilità di lavoro collegate. Non si ha notizia del Piano di Recupero del Centro Storico, su cui molti proprietari sono disponibili ad investire in una chiara possibilità di interventi strutturali e di
destinazione. Non vi è nessuna iniziativa programmata di riqualificazione di aree e comparti di particolare interesse, a favore di strutture turistico ricettive. Troviamo un ufficio Tecnico bloccato da improbabili motivazioni di carattere prettamente burocratico, con pratiche accatastate da mesi sulla scrivania di dirigenti che, con giustificazioni di vario tipo, non hanno la capacità di dare risposte risolutive (nel bene e nel male) e che in tal modo, bloccano in maniera pesante ingenti possibilità di movimentazione di investimenti dell’edilizia, e in conseguenza, le relative possibilità di lavoro e sviluppo per l’intera città oltre che per l’indotto.
Riteniamo necessario oltreché indispensabile l’assunto che, a prescindere dalle forze politiche che si avvicendano al potere amministrativo, la struttura organizzativa deve funzionare in modo efficiente ed organizzato “a lungo termine”.
Su questi ed altri argomenti su cui rimandiamo la discussione e gli approfondimenti, per quel che ci riguarda, intendiamo confrontarci con tutte le forze sociali di questa Città, dalle organizzazioni degli imprenditori e dei lavoratori, agli artigiani e ai commercianti, dai cooperatori alle organizzazioni del volontariato. Chiediamo pertanto, a tutti gli Organismi ed Enti interessati, di organizzare nell’immediato, una riunione di tutti gli organismi interessati, al fine di utilizzare al meglio il breve lasso di tempo che rimane fino alla scadenza di questa Amministrazione Comunale, perché riteniamo possibile, su pochi punti condivisi,
riuscire a recuperare almeno in parte alcune occasioni e rilanciare l’iniziativa nel territorio.
Una sola certezza: non si può attendere oltre.
La segreteria provinciale