In occasione dell’incontro con i vertici della magistratura, dei dirigenti amministrativi ed i presidenti degli ordini degli avvocati del distretto di Palermo, il sottosegretario prof. Salvatore Mazzamuto, sia pure a titolo personale, ha rassicurato gli astanti sull’infondatezza della notizia.
Il Consiglio pur ritenendo necessaria ed urgente, stante la gravità della situazione economica e l’esigenza di reperire risorse, la revisione dell’attuale geografia giudiziaria, confida nel rispetto dei requisiti previsti dal comma 2 lettera b) dell’articolo 1 della Legge n. 148 del 14 settembre 2011, che impongono di considerare nella ridefinizione dell’assetto territoriale degli uffici giudiziari i “criteri oggettivi ed omogenei che tengano conto dell’estensione del territorio, del numero degli abitanti, dei carichi di lavoro, e degli indici di sopravvenienze, della specificità territoriale del bacino di utenza ed anche con riguardo alla situazione infrastrutturale e del tasso di impatto della criminalità organizzata”.
Nessun dubbio, infatti, può sussistere sulla circostanza che il Tribunale di Marsala risponda in pieno a tutti i suddetti requisiti.
E ciò non solo con riferimento al carico di lavoro da sempre superiore addirittura a quello del Tribunale di Trapani, ma anche per la primaria importanza, sia come popolazione che dal punto di vista economico (industria, commercio, pesca, agricoltura e artigianato) e culturale del suo territorio.
Non va dimenticato, infine, che il Tribunale e la Procura della Repubblica di Marsala da sempre sono un imprescindibile avamposto dello Stato in un territorio caratterizzato dalla forte presenza della criminalità organizzata e che da qui hanno preso inizio e si sono concluse importanti e delicate inchieste che hanno portato ad apprezzabili risultati in materia di lotta alla mafia in un circondario dove, ancora oggi, purtroppo, sembra nascondersi il suo maggiore esponente.
Questo Consiglio non può non ricordare fra i magistrati del Tribunale e della Procura che si sono distinti per abnegazione ed impegno i mai dimenticati Cesare Terranova e Paolo Borsellino, simboli indiscussi della lotta dello Stato alla mafia.
Sopprimere quindi il Tribunale di Marsala, che per importanza è il quinto della Sicilia, e la Procura della Repubblica, che ne è la quarta, comporterebbe un gravissimo segnale di arretramento dello Stato ed un rafforzamento nel territorio delle forze criminali, ponendosi in stridente contraddizione con l’imminente consegna dei lavori del nuovo palazzo di giustizia e con il recente finanziamento della nuova struttura carceraria.