Non poteva più fare entrambe le cose, lo ha deciso la Corte costituzionale a fine ottobre. Lui ha preso tempo, ci ha riflettuto e ha scelto Mazara a Roma. I maligni dicono che prima di decidere abbia preso la calcolatrice e fatto qualche conto. Già, perché adesso, da ex deputato nazionale, ex deputato regionale e sindaco, percepirà più di quando era tutte e tre le cose insieme.
Magie dei vitalizi. Cristaldi, 60 anni, si indigna e dice che le sue scelte non sono mai state condizionate da fattori economici. Sarà. Intanto arriverà a prendere circa 11 mila euro al mese. 5.800 il vitalizio dall’Assemblea regionale siciliana (in cui si è seduto per quattro legislature), circa 3000 euro quello dalla Camera dei deputati (due legislature). E lo stipendio di sindaco che si aggira sui 3000 euro.
Altra coincidenza è che il baffuto sindaco mazarese si è dimesso da deputato a pochi giorni dall’entrata in vigore (1 gennaio) delle nuove regole per il calcolo del vitalizio ai deputati. All’anno nuovo il meno generoso sistema contributivo prenderà il posto del retributivo fino ad oggi in vigore, con ulteriori tagli alle onorevoli pensioni. Appena in tempo, guarda caso. Lui si difende e dice che era costretto: “non potevo più attendere perché c’era una sentenza delle Corte, una decisione della giunta per le elezioni della Camera” e quel ricorso al tribunale di Marsala che un cittadino mazarese ha fatto vedendo il suo sindaco tentennare. Rilancia: “non è stata una furberia”. E si dice pronto a rinunciare al vitalizio, “basta che mi restituiscano i milioni di euro in contributi che ho versato allo stato”.
Furberia o no, Cristaldi adesso potrà dedicare più tempo ai suoi vasi col portafoglio leggermente più gonfio.
Intervistato sulla La Stampa, il sindaco Cristaldi ha così risposto alla domanda:«Ma non si sente in imbarazzo in tempi di magra?» « No, sono soldi miei, a meno che qualcuno non sostenga che i versamenti accumulati in una vita li debbano prendere gli altri. In più di trent’anni ho fatto una montagna di versamenti, milioni di euro. Adesso mi tocca riavere quel che è mio. Non sono uno sbarbatello della politica.»
Alla domanda di Laura Anello su La Stampa« Lasciando il seggio lei , però, incasserà due pensioni e l’indennità di sindaco… Perché non rinunciarci?», il sindaco Cristaldi ha risposto: «Sì, adesso il Comune dovrà pagarmi lo stipendio e tutte le missioni. Finora l’ho fatto gratis. Perché non rinunciarci? Non ci penso neanche. Mi spetta per legge, non regalo niente a nessuno»
Anzi Nicola Cristaldi rilancia:«Il mio mandato scade nel 2014, e poi ci riprovo. Ma prima mi candido a presidente della Regione»