Il progetto “RegolaMente Due”, finanziato dalla Regione Sicilia, nasce da una collaborazione di rete tra cinque Istituzioni
Scolastiche del territorio marsalese: l’I.C. “S. Pellegrino” (scuola capofila), il 1° Circolo didattico “Garibaldi”, il 2° Circolo didattico “Cavour”, la scuola media “V. Pipitone” e l’I.C. “Nosengo” di Petrosino.
Durante le diverse fasi di svolgimento del progetto sono stati attivati laboratori destinati agli alunni delle scuole coinvolte.
In particolare, al 1° Circolo di Marsala, diretto dalla professoressa Rosanna Genco, sono stati portati avanti i seguenti percorsi: un laboratorio teatrale per la realizzazione di uno spettacolo intitolato “Natale in tribunale” (con le classi V/A e V/B del plesso “Garibaldi”); un laboratorio musicale (coro) per la realizzazione di canti che hanno permesso una collocazione e un’ambientazione sonora ai fatti e agli eventi legati alle tematiche trattate; un laboratorio espressivo, curato dal regista Massimo Pastore, per la realizzazione di un video in cui si è messo a punto un’elaborazione creativa di un “flash mob” dedicato al ricordo delle piccole vittime della violenza mafiosa e criminale, realizzato con la partecipazione di tutti i corsisti delle varie scuole in rete.
Ieri, presso la palestra “Sella” del plesso “Pascoli”, gli alunni del laboratorio musicale e teatrale porteranno in scena il loro lavoro con l’esperto Fabio Gandolfo (musica e coro) e con i tutor Antonella Pellegrino, Daniela Calarco, Margherita Pace, Cesarina Perrone, Cinzia Tamburino, Rossella Mangano e Gabriella Di Pietra.
"L’impegno a favore della legalità va diffuso e testimoniato fin dai primi anni della formazione scolastica dei futuri cittadini" A parlare è Cesarina Perrone, insegnante e coordinatrice del progetto per il 1° Circolo. "Un paese come il nostro spesso deve confrontarsi con una storia - passata e recente - pervasa da zone oscure, dove il confine e la soglia tra il lecito e l’illecito si sono spesso pericolosamente sbiaditi e dileguati, creando un diffuso senso di smarrimento e sfiducia anche nei confronti delle istituzioni maggiormente titolate a difendere e sostenere i principi forti della Legge e della Giustizia. Il lavoro da compiere con i ragazzi - conclude Perrone - è quello di sperimentare come si possano modificare i comportamenti individuali e collettivi nelle concrete situazioni assumendo come valore di riferimento il rispetto delle regole. Ragazzi e ragazze individuano le emergenze del proprio territorio, i beni da salvaguardare, le aspirazioni da concretizzare e provano a definire una nuova gerarchia di principi.