La prossima udienza si terra il 10 gennaio, per la discussione del Pm e delle parti civili.
La difesa di La Grutta discuterà invece, il 31 gennaio.
Per le parti civili, si sono costituiti L'Avv. Stefano Venuti e l'Avv. Vito Cimiotta per la moglie di Azzaro, signora Giacalone Beatrice, nonchè per il figlio minore Azzaro Andrea.
La madre ed il padre di Azzaro, sono assistiti dall'Avv. felicita Tranchida.
La Grutta è difeso dagli avvocati Paolo Paladino e Diego Tranchida.
9,00 - Si terrà oggi, 20 Dicembre, l'udienza preliminare del processo a carico del marsalese Giuseppe La Grutta per l'omicidio di Aldo Azzaro.
Gup è il giudice Annalisa Amato. La Grutta è difeso dagli avvocati Diego Tranchida e Paolo Paladino, ai quali spetta la delicata decisione sulla strategia difensiva da intraprendere, cominciando dalla richiesta o meno di un rito alternativo. Giuseppe La Grutta, di appena 22 anni, è infatti reo confesso dell'omicidio, avvenuto lo scorso Marzo. Più complicata la posizione dell'altro Giuseppe La Grutta implicato nell'omicidio, omonimo cugino del primo, classe 1975, per il quale le indagini non sono ancora concluse.
Oggi parteciperanno all'udienza anche le persone offese, che avanzeranno richiesta per il riconoscimento di parte civile nel processo. Si tratta della famiglia di Aldo Azzaro: la moglie, la madre e i suoi fratelli. Sono assistiti dagil avvocati Stefano Venuti, Vito Cimiotta, Felicita Tranchida.
L’omicidio avvenne la sera del 3 marzo, presso l’abitazione della fidanzata di Azzaro. I due cugini omonimi, Giuseppe La Grutta, si recarono lì per parlare con Azzaro.
I tre iniziarono a discutere animatamente, in poco tempo la discussione si fece sempre più concitata. Uno dei due uomini tirò fuori una pistola, l'appoggia all'addome di Azzaro e sparò. Per Azzaro non ci fu nulla da fare, a causa della forte emorragia causata dal colpo a bruciapelo. carabinieri seguirono tante piste, considerando anche che sia Azzaro che i due aggressori avevano precedenti penali. Ma quella che sembrò più plausibile fu la pista passionale.
Un mese dopo Giuseppe La Grutta senior venne scarcerato. Secondo i legali ha una posizione più defilata rispetto al cugino nella commissione dell'omicidio, perchè non era a conoscenza delle intenzioni dell'altro La Grutta di sparare al suo rivale in amore, Azzaro. Anzi, non sapeva neanche che suo cugino fosse armato. Giuseppe La Grutta, tra l'altro, è stato il primo a soccorrere la vittima dopo che il cugino, reo confesso, gli ha sparato.