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19/12/2011 05:57:28

Dopo 12 anni vanno via i ponteggi dal tempio C di Selinunte

Il recupero è stato possibile grazie alla sinergia tra il parco regionale di Selinunte e la Protezione civile. I soldi per lo smontaggio delle strutture metalliche che erano una specie di oscena maschera al tempio sono stati stanziati un anno fa. La presentazione dei risultati dei lavori è fissata per oggi alle 11 al Baglio Florio di Selinunte. Sarà presente l'assessore ai beni culturali Sebastiano Messineo.

Un ruolo fondamentale in questa vicenda l'ha avuto il dipartimento regionale della Protezione civile, intervenuto con un budget di 180.000 euro.

Caterina Greco, responsabile del parco archeologico di Selinunte, spiega: "Rimosse le impalcature, sono stati condotti recuperi sul colonnato nord del tempio C, specie su due capitelli sui quali erano necessari interventi di somma urgenza". Del degrado del tempio Greco incolpa non solo gli agenti atmosferici, ma anche "i precedenti interventi di recupero e restauro, che non hanno fatto altro che aggravare la situazione". Il riferimento è all'intervento del 1926 che pose in opera delle strutture in ferro, e alle barre di acciaio inox collocate poi negli anni Settanta e Ottanta. Dice Caterina Greco: «Eliminati i ferri arrugginiti, sistemate le parti mancanti e le lacune evidenti, le parti in inox sono state celate con tappi di graniglia bianca legate a resina. Le strutture sono caratterizzate da totale reversibilità, conservando quanto presente senza porre in atto soluzioni che potrebbero limitare scelte future». Per questo motivo il tempio C vede la presenza in alcune parti dei capitelli di alcune “graffette” di acciaio, che permetteranno eventuali nuovi interventi in caso di necessità.
Accantonate, almeno per il momento, le polemiche sulla ricostruzione del tempio G, progetto che ha scatenato commenti negativi dei maggiori studiosi di archeologia, nel frattempo si è pensato a nuovi finanziamenti, con un progetto sul Po Fesr per i templi C e E, per un importo di
2.685.000 euro. I nuovi lavori che prenderanno il via il prossimo anno, la cui durata prevista è di due anni, vedrà la presenza di nuovi ponteggi, che però questa volta, saranno resi fruibili al pubblico, come spiega la responsabile del Parco: «Faremo visite a cantiere aperto e ponteggi agibili per i turisti, per poter vedere i capitelli e le colonne da vicino, da una prospettiva totalmente inedita. E per poter ammirare un paesaggio che dall’alto è straordinario».