Si tratta di una casa non abitata ma in buone condizioni di circa 100 metri quadri, con annessa veranda. Le operazioni sono procedute con molta calma, anche perchè gli operatori delle forze dell'ordine presenti sul territorio non hanno trovato contestatori, come invece avvenuto per le precedenti costruzioni abbattute.
Sulla carta gli immobili da abbattere nella sola città di Marsala sono 539. Si tratta di immobili per i quali il Comune ha già chiesto da anni le chiavi ai proprietari ed avviato le procedure per la demolizione. Gli immobili che si stanno abbattendo in questi giorni a Marsala (la prima demolizione è dello scorso 19 Settembre) fanno parte di un primo lotto di 23 immobili per i quali, con estenuante lentezza, il Comune ha proceduto ad un'apposita gara d'appalto. L'abbattimento dei restanti immobili (18) di questo primo elenco dovrebbe essere terminato entro il 31 Dicembre, ma con tutta la prudenza del caso è probabile che si terminerà solo nel 2012.
d eseguire le operazioni di demolizione è l’impresa Sicil Costruzioni di Alcamo , a cui il Comune di Marsala ha appaltato la demolizione di questo primo lotto.
Per garantire l’ordine pubblico nel caso della prima demolizione è stato necessario un imponente spiegamento di forze dell’ordine coordinato dal vicequestore Matteo Bonanno. Nel tentativo di evitare le demolizioni, i proprietari degli immobili abusivi avevano chiesto un rinvio di due mesi, in attesa dell’approvazione all’Assemblea regionale siciliana del disegno di legge sul riordino delle coste, che potrebbe ridurre la fascia di inedificabilità.
Poi, le acque si sono calmate. Resta agli annali, a Settembre, la lettera del Presidente della Regione, Raffaele Lombardo, al Sindaco di Marsala, Renzo Carini, che lo invitava ad una sospensione delle procedure di legge, per una ”eventuale valutazione” dei ”profili, anche di ordine pubblico, che investono la questione”. Cosciente del fatto che la Procura di Marsala vigila attentamente su quanto sta accadendo, il Sindaco Carini ha prontatemente risposto a Lombardo che le ordinanze di demolizione sono ormai ”in fase esecutiva”, e ha evidenziato che la nota del presidente della Regione introduce ”pericolosi elementi di slealtà istituzionale con effetti non controllabili” e che ”false aspettative” potrebbero avere ”gravi conseguenze in capo ai rappresentanti delle istituzioni che operano sul territorio”.