L'operazione della Guardia di Finanza tra Roma, Messina e Catania ha portato a sei arresti. In manette sono finiti anche due deputati regionali del Pdl: Fabio Mancuso e Roberto Corona. Le due società finite sotto indagine, secondo i magistrati, non avevano i requisiti idonei per emettere fidejussioni e nonostante ciò si erano messe sul mercato emettendo 4100 polizze per un capitale garantito pari a 500 milioni di euro e l'incasso di premi per oltre 14 milioni. E il danno, grave, è stato per quegli enti locali, dall'Atac spa a Roma, alla "Messina per il ponte sullo stretto", che avevano sottoscritto le polizze.
Ai due deputati regionali è contestato anche il finanziamento illecito ai partiti per aver intascato 600mila euro a testa dall'Ascom Finance, senza che la somma venisse iscritta a bilancio. Mancuso e Corona devono rispondere anche dell'accusa di concorso in bancarotta. Corona, nella veste di dirigente dell'Ascom, risponde del reato associativo, di ostacolo all'attività di vigilanza ed esercizio abusivo dell'attività finanziaria. A Mancuso è attribuito un ruolo minore nella vicenda nella veste di partecipante all'associazione per delinquere.
27 I DEPUTATI REGIONALI INDAGATI
FRANCO MINEO (Fds) a giudizio per usura, concussione e peculato;
FAUSTO FAGONE (Pid) ai domiciliari per concorso esterno in associazione mafiosa. Si è
dimesso;
RAFFAELE LOMBARDO (Mpa) chiesta l’archiviazione per voto di scambio, indagato per
inquinamento miniera Pasquasia, indagato per promozioni facili al Comune di Catania;
GASPARE VITRANO (Pd) divieto di soggiorno in Sicilia dopo 34 giorni di carcere e 2
mesi ai domiciliari per concussione;
RICCARDO MINARDO (Mpa) libero dopo 5 mesi ai domiciliari per truffa;
SANTO CATALANO (Pid) ha patteggiato una condanna a 1 anno e 2 mesi per falso e
abuso d’ufficio;
GIOVANNI CRISTAUDO (Alleati per la Sicilia) indagato per concorso esterno in
associazione mafiosa;
GIUSEPPE FEDERICO (Mpa) indagato per voto di scambio;
MICHELE CIMINO (FDS) chiesta l’archiviazione per concorso esterno in associazione
mafiosa;
GIUSEPPE BUZZANCA (Pdl) condannato a 6 mesi per peculato d’uso;
SALVINO CAPUTO (Pdl) condannato a 2 anni per tentato abuso d’ufficio e falso;
GIUSEPPE ARENA (Mpa) chiesta la condanna a 2 anni per falso ideologico al Comune di
Catania; indagato per promozioni facili al Comune di Catania;
ELIO GALVAGNO (Pd) indagato per falso in bilancio;
SALVATORE TERMINE (Pd) indagato per falso in bilancio;
FRANCESCO CASCIO (Pdl) indagato per omissione di atti d’ufficio;
MARIO PARLAVECCHIO (Udc) indagato per omissione di atti d’ufficio;
GIOVANNI DI MAURO (Mpa) indagato per omissione di atti d’ufficio;
GIUSEPPE GENNUSO (Mpa) indagato per concorso in falso;
CATENO DE LUCA (Sicilia Vera) indagato per abuso d’ufficio e concussione;
RUDI MAIRA (Pid) indagato per associazione per delinquere;
GIUSEPPE PICCIOLO (Pd) indagato per simulazione reato e calunnia;
ANTONINO D’ASERO (Pdl) indagato per promozioni facili al Comune di Catania;
MARCO FORZESE (Udc) indagato per promozioni facili al Comune di Catania;
GIUSEPPE SULSENTI (Mpa) indagato per falsità ideologica;
MARIO BONOMO (Aps) indagato per concussione;
FABIO MANCUSO (Pdl) ai domiciliari per finanziamento illecito ai partiti, concorso in
bancarotta, associazione per delinquere;
ROBERTO CORONA (Pdl) ai domiciliari per finanziamento illecito ai partiti, concorso in
bancarotta, associazione per delinquere.