La nomina di Viola è stata ratificata dal Consiglio Superiore della Magistratura, dopo che il nome di Viola era stato scelto dall'apposita commissione del Csm per la copertura del posto vacante alla guida della Procura di Trapani.
Originario di Cammarata, paese in provincia di Agrigento, Viola è stato nominato a capo della Procura di Trapani ottenendo nel plenum dell'assemblea del Csm 16 voti, contro i 7 dell'altro pretendente, Giuseppe Fici.
A volere il magistrato a capo della Procura trapanese le correnti di Unicost e Magistratura indipendente e sette componenti laici. Hanno votato contro, invece, Magistratura democratica, i Verdi e un consigliere indipendente.
Il magistrato originario di Cammarata (Ag) nominato a capo della procura trapanese con 16 voti. L'altro pretendente Giuseppe Fici si è fermato a quota 7.
Attualmente pubblico ministero in servizio presso la Direzione Distrettuale Antimafia di Palermo, Marcello Viola troverà a Trapani un altro ex pm della Dda palermitana: Ambrogio Cartosio, recentemente nominato procuratore aggiunto.
"Sono onorato per questa nomina — dice Viola — ma anche consapevole della difficoltà dell’incarico. Assicuro il mio impegno costante, quello
che ho sempre messo in tutto ciò che ho fatto».
Viola ha un lungo curriculum. Ha iniziato la sua carriera in magistratura negli anni '80 facendo l'uditorato proprio all'ufficio istruzione di Giovanni Falcone.
E’ stato giudice istruttore a Lanusei, pretore ad Avola e a Palermo, Gip nel capoluogo siciliano e infine sostituto procuratore a Palermo. Negli ultimi anni ha condotto alcune delle piu’ importanti indagini di mafia della Procura di Palermo. Tra le inchieste piu’ significative quelle sul racket delle estorsioni nei quartieri occidentali della citta’ e quelle sui traffici internazionali di stupefacenti.