Le pene più severe per Giovan Battista Aloia ed Antonino Angelo, che sono stati condannati rispettivamente a nove anni e sei mesi ed a nove anni di reclusione. A Paolo Cordaro, a cui sono stati inflitti sei anni e sei mesi. Deborah Bucaida ed Anna Maria Criscenti sono state condannate a quattro anni e sei mesi di reclusione ciascuno. Condannati anche altri tre imputati, Davide Bulgarella, Salvatore Lucido e Francesco Inglese, che dovevano rispondere solo dell'accusa di favoreggiamento.Al primo sono stati inflitti sei mesi di reclusione mentre agli altri due quattro mesi ciascuno.
Gli assolti: Alberto ed Alessio Minaudo, Mario D'Amico, Alberto Drago, Salvatore Gabriele, Petronilla Ingarao, Davide Mannone, Massimiliano Criscenti, Vito Aurelio Mione e Giuseppe Abita. Il processo scaturiva da un'indagine avviata, quattro anni fa, a seguito della morte di un giovane operaio, stroncato da un'overdose a causa di una partita di droga tagliata male. L'inchiesta, condotta dai carabinieri, aveva consentito di alzare il velo su un vasto giro di droga e di individuare una fitta e ben organizzata rete di pusher, che trafficava quotidianamente eroina, hashish e marijuana. Nel corso del dibattimento non sono emersi elementi tali da consentire la condanna di tutti gli imputati. Lo stesso Pm Anna Trinchillo, al termine della sua requisitoria, aveva chiesto numerose assoluzioni.