A rendere nota la ripresa della protesta è la Filcams Cgil di Trapani che, insieme alla Fisascat Cisl, alla Uiltucs Uil e all'Ugl Commercio ha tenuto, ieri, un'assemblea dei lavoratori nel corso della quale, dopo aver fatto il punto sulla vertenza, è stata programmata una giornata di sciopero per martedì prossimo a cui seguiranno, nel caso in cui non dovessero giungere risposte concrete da parte dell'azienda, altri due giorni di sciopero fissati per mercoledì 30 novembre e venerdì 2 dicembre.
Alla base della protesta vi è la sospensione dell'accordo, sottoscritto dall'amministratore delegato del gruppo Grande Migliore con le organizzazioni sindacali a seguito dello sciopero di quattro ore messo in atto dai lavoratori lo scorso 14 ottobre, che prevedeva, attraverso gli incassi giornalieri, il pagamento delle retribuzioni correnti, a partire dal mese di settembre, e un piano di rientro dal debito per il pagamento degli stipendi arretrati.
L'amministratore del gruppo, dopo aver sospeso l'accordo, si era impegnato a provvedere tramite bonifico al pagamento degli stipendi ma, ad oggi, i lavoratori, che hanno percepito solo qualche acconto sugli stipendi arretrati, attendono ancora il 50 per cento della retribuzione del mese di settembre, gli stipendi dei mesi di ottobre e novembre e la 14esima mensilità.
Forte preoccupazione è stata espressa dalla Filcams Cgil per il futuro dei lavoratori e per il mantenimento e il potenziamento del punto vendita di Trapani che, tra l'altro, è sempre meno fornito di prodotti.
Per il segretario provinciale della Filcams Cgil Vito Gancitano è, infatti, “indispensabile che i dirigenti del gruppo Grande Migliore, piuttosto che programmare e poi disattendere costantemente gli incontri con le Organizzazioni sindacali, facessero chiarezza sul piano industriale che al momento, non prevede investimenti per il punto vendita trapanese nonostante il negozio produca maggiori introiti all'azienda”.