Con Enzo Perricone, preso a Forlì lunedì, si chiude il cerchio sull’operazione che ha coinvolto 12 persone per spaccio di cocaina ed eroina. La rete sgominata stava diventando molto potente a Marsala, tale da fare percepire un monopolio del mercato della droga in città. Enzo Simone Perricone è fratello di Caterina, 36 enne incensurata, anche lei posta ai domiciliari. Con la moglie Giuseppa Marino di 30 anni, Perricone usava trasportare e spacciare la droga a bordo dell’Opel Tigra da cui poi ha preso nome l’intera operazione. La cosa particolare è che i due coniugi, in presenza dei posti di blocco delle forze dell’ordine, gettavano dai finestrini gli involucri con lo stupefacente che però poi venivano recuperati dagli agenti.
Le indagini coordinate dal sostituto Giacomo Brandini prima di tutto di sono concentrate sulla figura del pregiudicato 63enne Vincenzo Salvatore Angileri e Vincenzo Sammartano di 46 anni. Poi però ci si è spostati sui coniugi Perricone e grazie alle intercettazioni ambientali effettuate sulla loro Tigra il quadro si è ampliato ancora coinvolgendo in totale 12 persone, tra volti noti e incensurati.
Cioè, oltre ai coniugi Perricone-Marino: Antonietta Maria Nizza; Vincenzo Salvatore Angileri; Umberto D'Arpa; Andrea Corso; Stefano Giuseppe Alessandro Titone; Matteo Pipitone; Vincenzo Cristian Giacalone; Lorenzo Catarinicchia, Vincenzo Sammartano.