E ciò probabilmente alimentato (bisogna riconoscerlo) dall'incuria intellettuale e dallo scarso senso civico dei nostri concittadini e dei nostri rappresentanti istituzionali (nel senso letterale del termine: scarso o nullo senso di appartenenza e orgoglio civico nonchè conoscenza delle propre tradizioni e delle proprie radici!).
Mi riferisco, come ultimo, ma ahimè non isolato esempio, a quanto leggo o assisto in TV. Le Saline di Ettore Infersa, e lo Stagnone e l'Isola di Mozia, appartengono ancora al Comune di Marsala o da un pò di tempo, in silenzio, senza che noi cittadini marsalesi ne fossimo a conoscenza, sono stati trasferiti o accorpati al Comune di Trapani di cui stiamo diventando "quartiere" o "borgata"?
Leggere e vedere, a tale proposito, l'articolo e il servizio fotografico allegato su “Io donna” supplemento del sabato del Corriere della Sera del 15 ottobre 2011 o la trasmissione di sabato 12 novembre "Linea Blu" su RAI 1 (dove i servizi audio e video, brillantemente corredati da splendide immagini sulle nostre saline, degli aironi e fenicotteri, dello Stagnone, del "carretto" che cammina sulla strada punica da Birgi - territorio qust'ultimo indiscutibilmente "marsalese" - a Mozia ecc., sono state costantemente associati a Trapani e come "saline di Trapani": la parola "Marsala" non è stata mai pronunciata!).
Già dobbiamo tollerare che l'Aeroporto è di Trapani - ("Birgi"?) e che Trapani è Città della "Vela" ( e dove mettiamo l'oltre mezzo secolo di attività velistica agonistica marsalese a tutti i livelli, con prestigiosi risultati ottenuti dai nostri velisti?) solo per avere organizzato qualche manifestazione velica o una prova della Louis Vitton Cup qualche anno fa (spacciata come Coppa America, di cui era evidentemente propedeutica!).
Per non parlare di altri esempi di incuria e trascuratezza con cui la nostra Città è trattata: mi viene in mente la cartellonistica stradale. Provate a raggiungere Marsala provenendo da Agrigento o da Palermo: tanto sulle autostrade che sulle strade statali o provinciali le indicazioni sono quasi del tutto assenti o cominciano quando già si è sul nostro territorio (anche questo i nostri amministratori non vedono?).
Concludendo: abito ad Ettore Infersa e non so se risiedo a Marsala o Trapani ( figuriamoci i visitatori o i futuri o potenziali turisti!). La prego di considerare il mio uno sfogo non di tipo campanilistico. Piuttosto voglio esprimere l'amarezza di una persona innamorata della propria Città e cultrice delle proprie radici. Di esempi simili a quelli sopra esposti se ne potrebbero citare tanti. Senza togliere nulla a nessuno, bisogna sempre assistere impotenti a situazioni di questo tipo o cominciare a protestare e sensibilizzare i nostri politici (a qualunque livello) perchè nelle sedi opportune si facciano pesantemente sentire?
Non ci si può sempre parlare ai quattro venti di "vocazione turistica", partecipare a BIT o a meeting sul turismo,, improvvisarsi, per raccogliere poche centinaia di voti , "difensori e valorizzatori dello Stagnone", parlare di "patrimonio dell'Unesco", e così via dicendo, e poi far passare impunemente sulle nostre teste quanto sopra, con Marsala progressivamente e sempre più fuori dai percorsi turistici e culturali.
Speriamo di non sparire, principale centro della Sicilia Occidentale dopo Palermo, anche dalle carte geografiche o essere aggregati a città vicine.
Grazie
Francesca Pantaleo