Sul mercato esistono molte soluzioni di mutui per la prima casa per ristrutturazione, in linea di massima simili alle proposte di finanziamento destinate all’acquisto di una prima casa: la differenza è rappresentata principalmente dalla tipologia di documentazione necessaria per l’accesso al prestito, mentre la procedura è la medesima prevista per i mutui tradizionali. I piani disponibili comprendono sia formule a tasso fisso che prodotti a tasso variabile: in quest’ultimo caso molte banche propongono anche mutui con Cap o a rata costante.
Oltre ai documenti relativi al reddito, alla composizione del nucleo familiare, dati anagrafici, certificazione di anzianità lavorativa, busta paga (necessari per qualsiasi mutuo immobiliare), per sottoscrivere un mutuo ristrutturazione prima casa, il richiedente dovrà allegare alla domanda anche una serie di documenti relativi alla tipologia di intervento preventivato.
In caso di manutenzione ordinaria, il mutuatario è tenuto a presentare insieme alla richiesta di finanziamento anche il preventivo di spesa e la documentazione delle opere, mentre per interventi di manutenzione straordinaria sarà necessario fornire alla banca erogante anche un progetto architettonico e la relativa Dichiarazione di Inizio Attività.
Per la richiesta di mutui per ristrutturazione di “grandi opere”, come ad esempio la costruzione di nuove strutture o l’ampliamento dell’immobile, sarà obbligatorio presentare anche la relativa concessione edilizia. Una volta ottenuta l’intera documentazione, la banca esprime un primo parere di fattibilità, controlla la sostenibilità della rata del mutuo e l’affidabilità creditizia del richiedente. In caso di esito positivo si procede con la sottoscrizione del contratto di prestito, la formalizzazione del finanziamento e l’erogazione dell’importo previsto.