Ciancimino e' accusato di detenzione e porto di esplosivi, in concorso con l'amico Giuseppe Avara (indagato ora a piede libero) e, da solo, risponde di calunnia nei confronti dell'ex capo della polizia Gianni De Gennaro. Si trova ai domiciliari pero' solo per la vicenda dell'esplosivo, che lui stesso fece ritrovare a casa sua, il 22 aprile scorso. Gli avvocati Francesca Russo e Roberto D'Agostino avevano sostenuto che fossero venute meno le esigenze cautelari, ma il giudice, che ha ricevuto un parere negativo della Procura, e' stato di avviso contrario. I pm Antonio Ingroia, Nino Di Matteo e Paolo Guido hanno gia' chiuso l'inchiesta sull'esplosivo e si apprestano a chiedere il rinvio a giudizio. Ciancimino, superteste dell'indagine sulla trattativa, ha chiesto di patteggiare la pena, ma ancora i suoi legali e i magistrati non hanno raggiunto l'accordo sulla misura della condanna, che oscilla tra i due anni proposti dalla difesa e i tre e mezzo dell'accusa.