Perché non condividiamo e siamo irritati per come sono stati esitati quei lavori? I fatti, unici a fornire corretta informazione e assenza di soggettivismo, attestano:
- un percorso a sghimbescio e indifferente all’estetica;
- la maggiore ampiezza del marciapiede lato villa Cavallotti genera un innegabile restringimento di carreggiata, a danno del flusso auto-veicolare;
- non si capisce se i lavori continueranno, cosa riservano, e se saranno lineari e simmetrici con l’intero tracciato.
Tecnici e progettisti sia del Comune sia della Soprintendenza, pur in possesso di rilievi geologici e aerofotogrammetrie, sono incappati in vistosi e grossolani errori. In mancanza, fino ad oggi, di autorizzazione della Soprintendenza ad eliminare il marciapiedi di sua competenza, una qualsivoglia soluzione che pareggi l’equilibrio dell’intero tracciato è indispensabile.
Al ridicolo, si può aggiungere, Signor Sindaco, lo sperpero di cospicue risorse di denaro pubblico?
Il responsabile CISL
( A. Chirco )