Miccichè: "Contro di me e la Diocesi di Trapani una violenza senza pari, una barbarie"
Una conferenza stampa anomala, perché il Vescovo di Trapani non ha parlato, ma ha consegnato ai giornalisti una breve dichiarazione: “Non sono stato mai indagato – spiega Miccichè – ma sono state create notizie false e ad arte, che a volte hanno sfiorato il grottesco”. Miccichè parla di una “violenza mediatica senza pari contro la Chiesa trapanese, con la reiterata pubblicazione di notizie prive di fondamento, ed attacchi personali di una volgarità inaudita”. Addirittura, per Sua Eccellenza, si è trattato di una “barbarie”.
A confrontarsi con i giornalisti è stato soltanto l’avvocato Mario Bernardo (nella foto), del foro di Roma, legale di Miccichè. L’avvocato ha semplicemente annunciato che il Vescovo gli ha dato mandato, in quanto parte lesa, per difendersi da coloro che lo hanno calunniato e chiedere un risarcimento danni. C’è già un’idea di cosa fare in caso di accoglimento delle istanze: “Il ricavato sarà devoluto all'istituzione di un premio giornalistico per incoraggiare il giornalismo coraggioso che con serietà, rifuggendo il sensazionalismo, persegue la ricerca della verità nel rispetto della dignità umana”.
L’avvocato Bernardo non è entrato nel merito della vicenda, ma ha risposto in maniera evasiva, per non dare particolari su indagini ancora in corso, alle domande dei giornalisti.
A finire nei guai, per i reati più diversi, tra cui anche lo stalking, è Ninni Treppiedi, ex arciprete di Alcamo. Secondo la Procura, avrebbe orchestrato una macchina del fango per deligittimare il Vescovo di Trapani, per coprire malversazioni e furti perpetrati ai danni della chiesa locale. Sul registro degli indagati sono finite 13 persone - tra cui Treppiedi - per reati che vanno dalla frode informatica al furto, alla ricettazione. Il parroco trapanese è indagato per ricettazione, frode informatica e falso ideologico. Treppiedi inoltre è accusato di aver trasferito dal 2008 a familiari e complici 172 mila euro dalle casse delle parrocchie sotto la sua gestione a Calatafimi e Alcamo. Al prete gli inquirenti hanno sequestrato un pc e documenti vari. Ninni Treppiedi ha 36 anni. E' l'ex direttore amministrativo della curia trapanese. La Procura ha passato alla lente di ingrandimento almeno 20 rogiti di cessione di beni della Chiesa: vendite di cui Sua Eccellenza non sapeva nulla, nonostante ci fosse la sua firma, che agli inquirenti è apparsa subito troppo "fotocopiata" e dunque falsa.
L'inchiesta della Procura dunque ribalta i fatti, rispetto alle notizie clamorose emerse ormai più di un anno fa: il Vescovo Miccichè era stato accusato di aver distratto fondi da due fondazioni della Diocesi di Trapani, la "Campanile" e "Auxilum" a vantaggio proprio e dei suoi familiari. Secondo gli investigatori, queste accuse furono "dettate" alla stampa proprio da Treppiedi, silurato dal Vescovo. La notizia ebbe così tanto clamore che nacque anche un gruppo su Facebook per chiedere la sostituzione di Miccichè, con espressioni del tipo: "Ora il vaticano deve intervenire, speriamo che Dio Abbia pietà di lui e delle sue porcherie!"Per chiarire la vicenda era stato nominato addirittura come "Visitatore apostolico" il Vescovo di Mazara del Vallo, Domenico Mogavero.
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