Da gennaio 2012 nelle scuole medie di tutta Italia entrer una nuova materia interdisciplinare: leducazione alimentare. Conclusa con successo la fase pilota, il ministero dellIstruzione ha infatti deciso di estendere a 77mila classi linsegnamento dei dettami di unalimentazione equilibrata e di unadeguata attivit motoria. Liniziativa coinvolger inizialmente 1,6 milioni di alunni, ma lobiettivo quello di estenderla progressivamente anche agli studenti delle scuole superiori entro il 2015. Tra la fine di novembre e linizio di dicembre si terranno a Milano, Roma e Bari i primi corsi di formazione destinati agli insegnanti.
Lintroduzione di questa nuova materia di studio frutto di un protocollo dintesa firmato il 22 aprile dal ministero e da Federalimentare, la federazione delle industrie di settore aderenti a Confindustria. Il contributo del sistema produttivo alimentare infatti fondamentale, attraverso la loro comunicazione e attraverso lintroduzione sul mercato di prodotti sempre migliori dal punto di vista nutrizionale, per promuovere una corretta alimentazione.
Il programma non imporr leducazione alimentare come una materia a se stante, ma la introdurr con un approccio trasversale. Nelle lezioni di scienze ci saranno approfondimenti mirati sulle caratteristiche degli alimenti, in quelle di italiano i focus sulle parole del cibo, la storia e la geografia potranno parlare dellevoluzione dei modelli alimentari nei secoli o raccontare di territori e tipicit, ma ci saranno anche laboratori e visite nelle realt aziendali del territorio.
Secondo i promotori delliniziativa lo stile italiano rimane il migliore modello alimentare oggi esistente, ancora in una posizione di vantaggio rispetto ad altri Paesi, grazie alle tradizioni alimentari ben radicate ed alle innovazioni nei prodotti e nei servizi offerti alle famiglie. Ci sono per dati allarmanti come il fatto che il 22% dei bambini sovrappeso e l11% obeso. Dati ricordati da Riccardo Garosci, presidente del Comitato ministeriale per leducazione alimentare, secondo il quale LItalia il primo Paese che realizza un progetto del genere a partire dalle scuole. Lobesit infatti non si combatte con le tasse, ma con leducazione dei pi giovani.
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