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17/10/2011 12:02:37

Convegno a Gibellina "Le sagre nella tradizione popolare: percorsi della identità siciliana"

Il Convegno di Studi rientra tra le iniziative direttamente promosse dall’Assessorato Regionale dei Beni Culturali e della Identità Siciliana.
Il Convegno di Studi  “Le sagre nella tradizione popolare:percorsi della identità siciliana” attraverso la presenza di studiosi,esperti,amministratori locali,operatori culturali,scrittori, giornalisti e docenti ripercorrerà le fasi salienti di un itinerario che appartiene alla storia dei nostri comuni,che vive in stretta simbiosi con il processo identificativo,che richiama i luoghi della memoria,che  ascolta le voci ed i suoni popolari,che affida agli odori,ai sapori ,ai colori della festa il significato di un mezzo che è anche presidio per la tutela e la salvaguardia del nostro patrimonio,sia esso materiale o immateriale.
A conclusione verrà proiettato il video “Il Maestro,la Sicilia e le sue storie” di Maurizio Giuseppe Piscopo con performance e verrà  presentata inoltre una ricerca musicale del polistrumentista Fabrizio Tritico.
I lavori verranno coordinati nella sessione antimeridiana da Fabrizio Carrera ,giornalista direttore di “Cronache di gusto,nella sessione pomeridiana da Michele La Tona,autore insieme al figlio Antonino,del volume “Sagre e Turismo in Sicilia”pubblicato recentemente.
 

Raccontare la Sicilia attraverso le sagre è un modo per descriverla con  i riti della festa lungo i percorsi della tradizione,della storia,delle antiche usanze,di una civiltà,quella rurale,da cui il territorio regionale trae ulteriore fonte per la propria valorizzazione.
Le sagre ,che sono presenti in maniera capillare nella regione (se ne contano circa 550 disseminate in 311 comuni pari all’80% dell’intero territorio isolano)rappresentano ,sempre di più, uno  baluardo di difesa per la cultura e la civiltà contadina, in grado di regalarci e farci rivivere atmosfere ed emozioni di altri tempi.
Comuni e borgate,frazioni e borghi,cittadine marinare e comunità montane,piccoli paesi e città,piazze e viuzze, uniti all’insegna di un prodotto,di un piatto tipico,di una pietanza,di un sapore.
Le sagre come beni ed eredità immateriali,come punto di riferimento e di incontro,come costante segno  delle nostre radici e delle nostri origini.
E non è un caso che le Sagre accompagnino ,facendone parte integrante,tante,tantissime eredità immateriali contenute nel Registro Eredità Immateriali (REI) che la Regione Siciliana ha voluto,con atteggiamento illuminato, sin dal 2005, istituire e di certo  a codificare l’importanza che hanno nel processo di crescita  culturale ,di sviluppo economico,di presa di coscienza della identità  del popolo siciliano..
La Sagra (o festa)del maiorchino di Novara di Sicilia,gli Archi della Pasqua a San Biagio Platani,la Sagra del Tortone a Sperlinga che ricorda l’Assedio del Castello,la “Nocciolata” di Gualtieri Sicaminò,la Sagra del Carciofo di Cerda che fa rivivere la Targa Florio,”I pani” di Salemi,La sagra di Custonaci con il Presepe Vivente,Le sagre legate alla pesca nel messinese che si legano al  pesce spada nello Stretto,le tantissime sagre che propongono la cucina siciliana,La sagra del Cioccolato di Modica,la Sagra del Taratatà a Casteltermini,la Sagra di San Fratello con il “cavallo sanfratellano”,i Santi Patroni delle città e dei comuni:queste alcune,tra le innumerevoli, testimonianze che accomunano le sagre alle Eredità Immateriali di cui è ricco il nostro patrimonio.
Di sicuro i percorsi della identità siciliana affondano le proprie ragion d’essere nelle antiche vestigia,   nelle testimonianze   presenti nei siti archeologici di cui è ricca la nostra regione,nel patrimonio paesaggistico,artistico,poetico,letterario  , ma trovano altresì fertile terreno  anche nella
tradizione  fatta di usi ,costumi ,abitudini che si tramandano nel tempo e che sono   elementi insostituibili delle sagre.
La sagra come festa ,come appuntamento gioioso,come momento di svago per visitatori e per fruitori (a migliaia e con un dato in costante evoluzione)ma anche un patrimonio di inestimabile valore;la sagra come pretesto per scoprire il territorio con le sue ricchezze,le sue riserve naturali,i suoi parchi,i suoi itinerari culturali,i suoi percorsi turistici,i suoi beni immateriali.
Le sagre rappresentano parte integrante della vita sociale delle nostre comunità anche perchè riassumono i dati essenziali di un paese siciliano o di una borgata:il lavoro,la produttività,lo sviluppo,la valorizzazione e la promozione del territorio,la cultura,le espressioni,i saperi.
Cultura come modo di vivere,come rispetto dei luoghi,come espressione che esalta i temi antropologici,cultura come mezzo di crescita,attrattori di un turismo sostenibile.
E non è un caso che oggi le sagre si siano inserite,con una forte caratterizzazione,nel tessuto sociale,economico,produttivo della realtà siciliana.