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11/10/2011 04:24:43

Il giovinetto di Mozia vola a Londra e poi al Getty Museum

L'assessore regionale dei Beni culturali e dell'Identita' siciliana, Sebastiano Missineo, e il dirigente generale del Dipartimento Gesualdo Campo, hanno incontrato ogi responsabili del Paul Getty museum per programmare le attivita' inserite nell'accordo - finalizzato al rientro in Italia della Dea di Morgantina - tra la Regione e l'importante istituzione culturale statunitense. Missineo ha sottolineato "la grande disponibilita' dei responsabili del Getty e" - ha aggiunto - "siamo contenti per il loro apprezzamento per la scelta di Aidone e per l'allestimento della sala espositiva della Dea nel museo della piccola cittadina nella provincia di Enna. Negli Stati Uniti la statua veniva ammirata da circa 400 mila visitatori l'anno, numeri che in Sicilia contiamo di raggiungere in tre anni". La costante collaborazione tra Regione e Getty, avra' un momento cruciale ad aprile del prossimo anno quando "porteremo a Los Angeles - ha continuato Missineo - una collezione di oggetti provenienti da Morgantina e da altri musei siciliani per la mostra dal titolo 'Sicilia: tra Grecia e Roma'. Uno dei pezzi piu' prestigiosi della mostra americana sara' l'Efebo di Mozia che, prima di volare negli Usa, sara' protagonista alle Olimpiadi di Londra tra maggio e agosto del 2012". Da settembre dell'anno prossimo l'Efebo restera' al Getty per alcune operazioni di restauro, previste nell'ambito della convenzione per il rientro della Dea, e poi sara' parte integrante della mostra che rimarra' al museo statunitense fino all'agosto del 2013. "I responsabili del Getty - ha spiegato Missineo - ci hanno chiesto anche di prorogare l'esposizione 'Sicilia: tra Grecia e Roma' con un'altra tappa a Cleveland, tra il settembre del 2013 e il gennaio del 2014". Nel frattempo arrivera' in Sicilia nel 2013 una grande mostra con pezzi dati in prestito dal Paul Getty.
"Stiamo ancora decidendo la location - ha concluso Missineo - ma certamente porteremo nell'isola alcuni dei reperti unici che attualmente sono custoditi nel museo americano".

L'Efebo di Mozia è una statua in marmo, 450 a.C.-440 a.C., conservata al Museo Whithaker, a Mozia.

La statua raffigura una figura maschile panneggiata, forse una auriga, e fu probabilmente portata nell'isola di Mozia dai Cartaginesi dopo che ebbero saccheggiato Selinunte nel 409 a.C. Molti studiosi pensano potesse raffigurare un giovane alla guida di un cocchio, le altre ipotesi ritengono potesse essere un dio (in particolare Mlkart/Ercole) o un magistrato punico (suffeta) a giudicare dalla posizione delle braccia (già perse al momento del ritrovamento). Il braccio destro è sollevato (forse a brandire un frustino nell'ipotesi dell'auriga), ed il sinistro appoggiato sul fianco, dove ancora si vedono i resti della mano. L'efebo indossa una leggera tunica e sfoggia uno sguardo fiero, che arricchiscono il fisico atletico e prestante.