Dopo essere scesi in piazza lo scorso autunno contro i provvedimenti sull’istruzione del Ministro Gelmini, gli studenti rilanciano la mobilitazione in un contesto nazionale e globale di crisi economico-sociale. In questi anni, infatti, abbiamo contato tutti i miliardi di euro di cui la classe dirigente ha privato la scuola e l’università pubblica, giustificando le varie manovre “lacrime e sangue” con la scusa della crisi economica globale.
Il Governo, dunque, rinuncia a tassare i poteri forti preferendo far pagare i costi della crisi a chi non li ha prodotti ovvero gli studenti, i lavoratori e le fasce deboli di questo Paese. Una manovra iniqua che cancella i diritti dei lavoratori, che annulla il risultato del referendum (cancellando di fatto la parola democrazia dalla vita politica e civile dell’Italia), che non mette un solo euro sul diritto allo studio, poche briciole sull’edilizia scolastica, e mantiene i tagli fatti negli ultimi anni sull’offerta formativa delle scuole.
Come sta avvenendo in tutto il mondo, anche in Italia è venuto il momento di ricominciare a mobilitarci nelle scuole.
“Ora i conti li fate con noi!” è il grido di lotta con cui vogliamo lanciare un autunno di mobilitazioni, rimettendo al centro il protagonismo e la partecipazione degli studenti e dei soggetti sociali.
“Ora i conti li fate con noi!” perché noi, studenti e studentesse, non accetteremo alcun governo che sperpera risorse in guerre, grandi opere inutili e corruzione mentre le nostre scuole cadono a pezzi. “Ora i conti li fate con noi” è una promessa. Siamo stanchi di anni di false riforme e tagli, siamo stanchi della precarietà a cui vogliono destinarci”.