Purtroppo, però, non posso non rilevare come l’articolo riporti una lettura del tutto personale e forviante rispetto alle deliberazioni prese all’unanimità dal gruppo dirigente.
Ma andiamo con ordine.
La prima questione – che ritengo di massima importanza, in quanto coinvolge il futuro delle Nostre comunità – è quella relativa alle alleanze.
Ebbene, su tale punto il PD Trapanese ha ribadito che ritiene fondamentale costruire un alleanza politica nella quale convergano tutte le forze progressiste, moderate e autonomiste, che oggi si pongono all’opposizione del Governo di Centro Destra.
Del resto, visto quanto deliberato – sempre nella giornata di ieri – dalla direzione nazionale, non avrebbe potuto decidersi nulla di diverso (vedi dichiarazioni del Segretario Bersani).
Nella costruzione di tale progetto politico e di governo dei territori, il PD proporrà di selezionare i candidati sindaco utilizzando lo strumento delle primarie, le quali rappresentano un patrimonio del nostro Partito, il Quale è l’unico soggetto politico ad averle inserite nello statuto come strumento di selezione della classe dirigente. Ci auguriamo che anche altri facciano lo stesso.
Inoltre, è stato chiarito che non ci saranno formule ed alchimie calate dall’alto.
I diversi circoli valuteranno la situazione ed al loro interno, nel rispetto delle norme statutarie ed etiche, decideranno quale progetto proporre alla Città, quali alleanze costruire e come individuare i candidati.
Nulla di più chiaro e trasparente.
Interpretazioni diverse sono impossibili.
Invece, per ciò che attiene alla seconda questione, ossia quella relativa al circolo di Marsala, è d’uopo precisare che il Coordinamento Provinciale – diversamente da quanto dichiarato da Anna Maria Angileri – non ha commissariato nessuno.
Diversamente, la Direzione ha preso atto delle difficoltà incontrate nel predetto circolo e della mancata convocazione del coordinamento dello stesso – nonostante più volte richiesto da numerosi componenti – ed ha deliberato di affidare a tre autorevoli dirigenti marsalesi (individuati per funzione: si tratta di componenti della direzione regionale e della segreteria provinciale) il compito di concordare con la coordinatrice – già sfiduciata da un consistente gruppo di amici e compagni – una data per la convocazione dell’organismo dirigente marsalese.
In quella sede dovrà farsi chiarezza.
Laddove venisse confermata la sfiducia alla segretaria, sarà compito delle tre sagge individuare le modalità ed i termini per consegnare al partito di Marsala tutti gli organismi previsti dallo statuto.
Evidentemente, nell’ipotesi in cui il Segretario si rifiutasse ancora una volta di convocare il coordinamento, la Direzione Provinciale sarà nuovamente convocata per decidere quali deliberazioni adottare, onde assicurare il rispetto del nostro statuto.
Poi, se vuole la mia opinione, del resto già rassegnata in seno alla direzione, penso che sarebbe corretto che Anna Maria Angileri convocasse subito il coordinamento marsalese, presentandosi dimissionaria, dichiarando la propria disponibilità a mettersi al servizio delle decisioni che saranno assunte dagli amici e compagni marsalesi.
Questo è quello che accaduto e null’altro.
Grazie e scusami per lo spazio che ho preso al Tuo giornale.
Avv. Dario Safina
Presidente Provinciale PD.