Tuttavia come ho già detto in altre sedi, non consento a nessuno di denigrare pretestuosamente il lavoro ad oggi svolto all’interno del “nostro” aeroporto, soprattutto da parte di chi si limita a fare proclami e promesse ad oggi miseramente disattese nei fatti, ed in un momento in cui sarebbe invece auspicabile coesione e operatività al di là degli schemi politici
Ed allora mio malgrado mi avvalgo di un diritto che mi spetta, ovvero il diritto di replica, facendo seguito alle affermazioni ancora una volta reiterate da una parte della politica nella quale continuo coerentemente ed ideologicamente a riconoscermi senza tuttavia condividerne il percorso di confronto improduttivo intrapreso,
I problemi sollevati sono in parte reali ma in parte ahimè anche pretestuosi, e frutto di una visione volutamente miope della situazione attuale.
Per rispondere in maniera diretta, la programmazione invernale dei voli per la stagione 2011/2012, è assolutamente analoga e coerente con quella dello scorso anno, della quale non mi sembra che nessuno nell’anno 2010 si sia preoccupato
Inoltre ricordo che la programmazione dei voli avviene con ben 6 mesi di anticipo ed è operata dal vettore e NON dall’aeroporto che svolge semplicemente attività di indirizzo o al massimo sollecito, che vi assicuro – e chi mi conosce e lavora con me lo sa – da parte mia è stata assidua, costante e a tratti pressante!
Al momento si sta già lavorando alla stagione summer 2012, con le difficoltà generali connesse ai trend in calo di TUTTI gli aeroporti
Inoltre, sempre per chiarezza e non in tono polemico, ricordo che il percorso di crescita dell’aeroporto di Trapani Birgi è stato sì iniziato nel corso della presidenza D’Alì provincia e Galia aeroporto – quest’ultima durata 6 mesi – ma che è stata poi proseguita e consolidata dall’attuale management dell’airgest, - ormai al timone da oltre quattro anni - , con il preziosissimo supporto del presidente Turano e del Consiglio Provinciale e grazie anche al sostegno e contributo dei soci privati, e che proprio in questa fase storica in soli 12 mesi, dal gennaio 2010, al dicembre 2010, si è giunti al traguardo di 1.850.000 passeggeri,
Mi rincresce e mi preoccupa invece che nessuno si sia ricordato della situazione di desolazione ed emergenza che abbiamo affrontato dal 21 marzo 2011 al 2 aprile 2011, periodo in cui il nostro aeroporto era stato praticamente consegnato in mano ai militari, e che ci si dimentichi anche delle motivazioni che hanno portato alla situazione attuale
A chi è transitato dall’aeroporto non sarà sfuggita la presenza stanziale dal marzo 2011 sino ad oggi di ben 4 tristi aerei grigi, 2 canadesi e 2 inglesi, che non hanno ancora dato alcun segno nonostante le promesse strombazzate circa l’abbandono delle aree civili entro il 30 settembre 2011
Forse “qualcuno” l’ha dimenticato, ma chi mi legge sono certo lo sa, che la infausta condivisione della pista con la base militare e la conseguente guerra libica ha comportato una drastica limitazione dei voli e dell’operatività ad oggi fissata in 20 movimenti in partenza e 20 in arrivo. E non solo, quello che più ci preoccupa è la mancanza assoluta di alcuna rosea prospettiva nonostante le promesse, i comunicati stampa, le visite illustri che in questi ultimi mesi si sono susseguiti
Precarietà e pianificazione/sviluppo sono due concetti che mal si conciliano!
E mi permetto di dire: come può Ryanair fare un piano di sviluppo in questa situazione di totale incertezza? E aggiungo, in queste condizioni quale vettore può pensare di investire sulla nostra struttura?
Se qualcuno ne è capace saremo ben lieti di cogliere l’opportunità! Ma non solo a parole!
Condivido a pieno la preoccupazione per il sottodimensionamento, ma cerchiamo di capire fino in fondo le motivazioni del vettore.
Allo stato attuale nonostante si tenti di scaricare sull’airgest e sul suo Presidente responsabilità della politica mistificandole come gestionali, ribadisco a gran voce che non siamo nelle condizioni di potere garantire nulla a qualsiasi vettore che voglia investire sulla nostra struttura, in quanto subiamo dei forti vincoli di operatività che attendiamo con ansia vengano rimossi soprattutto nella pianificando stagione estiva.
Ribadisco ancora per l’ennesima volta, la priorità assoluta, ed ancora una volta approfitto per farne appello, è sul piano tecnico l’esigenza congiunta di liberare le piazzole aeromobili e restituire la possibilità di utilizzo dello spazio aereo senza limitazioni di movimenti e di fasce orarie.
Sul piano economico chiediamo che ci vengano riconosciuti i promessi 12milioni di euro (10milioni dal Governo e 2milioni dalla Regione) a titolo risarcitorio per i “danni di guerra” che il nostro aeroporto insieme al territorio hanno patito.
Solo questo consentirà di riprendere il circuito virtuoso del quale eravamo orgogliosamente protagonisti, e che ci permetterà di guardare al futuro sempre operativi ma con ritrovato ottimismo
E chiediamo questo non per passerelle politiche o a caccia di consensi in prossimità di scadenze vicine, bensì per restituire al nostro territorio un’opportunità di crescita sul piano turistico, senza tuttavia dimenticare la funzione di servizio che quotidianamente si esplica
Perché non dimentichiamoci che del nostro aeroporto sono fruitori studenti universitari che anche grazie all’aeroporto hanno potuto avere accesso a sedi accademiche più lontane, ma che si è reso un servizio anche a chi è costretto a viaggiare per motivi di salute, che vi assicuro non sono pochi
Nonostante si tenti con interventi destabilizzanti di spostare l’obiettivo, ribadisco che lo spirito di oggi continua ad essere quello di sempre, ed è quello che mi ha consentito ad oggi di guardare avanti nonostante le difficoltà oggettive e a tratti pretestuose con cui mi confronto
E se lo faccio non è né per velleità politiche né per attaccamento alla poltrona, - vi assicuro è molto più comoda quella della mia azienda - bensì solo per spirito di servizio, perchè credetemi per me e quanti lavorano con me, il presidente della provincia in testa, non c’è nulla di più gratificante che vedere i banchi check in pieni, flotte di turisti agli arrivi, giovani entusiasti del loro lavoro
E l’ultima cosa che desidero è che tutto questo rimanga solo un ricordo!
Salvatore Ombra
Presidente Airgest spa