Ci sono elencate numerose iniziative, che si sono poi svolte regolarmente ma sempre e soltanto a Trapani. Lungi da me fare del campanilismo, oltretutto sono romano. Ma mi irrita enormemente il solo pensiero di non vedere mai realizzata una manifestazione di rilevanza, non dico internazionale ma almeno nazionale, nella nostra città. E allora mi chiedo: ma il cosiddetto trapanese è un eufemismo per dire che riguarda solo il comune di Trapani o l’intero territorio della provincia? Questo è un dato che a me personalmente sfugge. Le regate organizzate dalla Provincia di Trapani che si è avvalsa della collaborazione del Comune di Trapani, della Lega Navale sez di Trapani e del Circolo Velico Gargnano inserite nel “Programma di iniziative ed eventi di promozione territoriale nel settore della nautica di importo pari ad € 1.200.000,00 denominato “Attività di promozione e supporto a “Le rotte dello Sviluppo”, che include attività e manifestazioni velistiche di rilevanza internazionale”, prevedevano solo la presenza di realtà trapanesi oppure di tutte le realtà presenti sul territorio del famigerato “trapanese”?
Forse che a Marsala esiste una Lega Navale? C’è un circolo velico? Probabilmente no! Ma c’è il mare a Marsala? E il vento? No! A Marsala c’è solo l’oblio, il disinteresse, il vuoto assoluto. Siamo circondati da un perbenismo benpensante di facciata che giorno dopo giorno ci ha pilotati nel nulla più profondo. E allora mi chiedo: ma noi vogliamo veramente far parte di una società civile che ha le sue radici sui sacri principi costituzionali che i nostri Padri della Patria hanno così caparbiamente voluto?
Art. 4 della Costituzione
Ogni cittadino ha il dovere di svolgere, secondo le proprie possibilità e la propria scelta, un'attività o una funzione che concorra al progresso materiale o spirituale della società.
Dovere! C’è scritto dovere! Non “siete pregati gentilmente di “…. bla,bla bla. Ecco allora che se amiamo veramente la nostra città non possiamo far finta di niente. Dobbiamo unirci, tutti, indistintamente dalle appartenenze politiche, culturali, religiose, per contribuire alla realizzazione di un progetto “Marsala” che non sia solo una dichiarazione di intenti ma una vera dichiarazione d’amore. Uniti ce la possiamo fare. Adottiamo tutti la politica del Fare.