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26/09/2011 14:32:10

Scrive Aldo Fratelli, della Giovane Italia, sulla situazione politica marsalese

Dopo aver letto con attenzione le ragioni che stanno alla base dei suddetti articoli,mi chiedo,da giovane appassionato di politica e da libero cittadino che ama la sua città:possiamo ancora credere in questa classe dirigente attuale?Possiamo ritenerla all'altezza di rappresentare il nostro meraviglioso territorio e di rispondere alle sue concrete esigenze?Non metto in dubbio che ogni consigliere,assessore,deputato,sindaco,segretario di partito(ecc..)provi a dare il meglio di se per realizzare un progetto di buon governo e di buona amministrazione.La questione che sollevo è un'altra:esistono questi progetti di rilancio economico,sociale,culturale della città di Marsala?Quotidianamente,apprendiamo dai giornali,che i partiti,per anni luoghi di formazione politica e di selezione della classe dirigente,si sono trasformati in contenitori vuoti,all'interno dei quali volano parole grosse e circolano idee piccole!Mi chiedo,per esempio,se l'alternativa,all'attuale amministrazione comunale,possa essere rappresentata da un partito,il pd,il quale,giorno dopo giorno,va a passo spedito verso una inevitabile implosione(non sto qui a ripetere gli innumerevoli articoli che testimoniano ciò).Tuttavia,pur appartenendo io ad un altro partito(anch'esso con le sue difficoltà e con i suoi problemi)non mi metto a gioire di ciò che leggo.Non è questo,infatti,il punto.Mi preme sottolineare,invece,il pericolo cui andiamo incontro.Se i partiti non riescono più a cogliere ed esprimere i bisogni e le richieste della società civile,e a darvi concreta attuazione,è la stessa società civile,in primo luogo,che ne pagherà le conseguenze.E mi rivolgo ai cittadini marsalesi.Possiamo continuare a tollerare i ripetuti e (apparentemente) incomprensibili "scambi di battute",su una questione,peraltro di primaria importanza,come il porto di Marsala, tra il sindaco e l'on.Adamo?Ripeto,è la città che ne esce fuori screditata.Ci sono certe questioni su cui non si dovrebbe fare demagogia.Il porto di Marsala è una di queste.Alla gente importa poco chi sia a realizzarlo,l'importante è il risultato finale.E quando si assiste a simili scontri,più o meno istituzionali,si ha come l'impressione che il tanto sbandierato "interesse collettivo" sia lasciato in secondo piano,per far spazio,ancora una volta,a sterili e odiosi personalismi che danneggiano solo l'immagine della nostra città.Cosa si è fatto in questi ultimi quindici anni per rilanciare il settore dell'agricoltura;per restituire prestigio a quello del vino;per assecondare il volano economico e culturale derivante dal settore dell'archeologia(vedi villa romana);per attrarre investimenti,creare posti di lavoro;per incentivare il turismo,magari attraverso la creazione di una rete di collegamenti che riuscisse a ricomprendere,e a mettere a sistema, le bellezze invidiabili della nostra provincia(isole incluse)?Poco,troppo poco.Non dobbiamo però cedere,a mio avviso,alla tentazione di cavalcare l'antipolitica o,peggio,cadere nella trappola del qualunquismo.Il peggior frutto del qualunquismo è la creazione delle coalizioni e dei governi,a qualunque livello,cosiddetti "trasversali".Formazioni,fintamente politiche,armate di demagogia,di irresponsabilità di ogni genere,costituite da gruppi di interesse,prive di ideali,di programmi,e soprattutto di strumenti concreti per mettere in pratica un vero rinnovamento della classe politica e,in ultimo,della società.Dobbiamo,a mio avviso, scommettere sul talento,sulla qualità,sulla meritocrazia.Cominciamo a credere nei valori dell'impegno,della passione civica,della selezione della classe dirigente. Su quest'ultimo punto,Angelino Alfano,segretario nazionale del PDL,e' stato molto chiaro.La "giovane Italia" di Marsala,da questo punto di vista,ha gia' intrapreso un percorso chiaro,sostenuta dall'esperienza e dall'impegno costante del senatore D'Ali.Restituiamo dignità e forza alla politica,fuori dai finti moralismi.Come scriveva Benedetto Croce:"la disonestà di un uomo politico è anche,e soprattutto,coincidente con la sua incapacità politica".Occorre allora rilegittimarsi,con un’opera di riconquista democratica del diritto di decidere.Perchè nessuno mi convincerà mai del contrario,e cioè che piccoli rimedi per estremi mali,sono quanto di più pericoloso possa capitare a chi deve esercitare una vera autorità.Sono certo che qualcuno non si sottrarrà dal pensare:"lo dice perchè ci vuole andare lui".Sappiate che molti giovani che si spendono per la politica(e lo fanno perchè credono che qualcosa di diverso e di migliore possa essere realizzato),considerano ciò,uno degli elementi più tristi del retropensierismo.E cioè il fatto che una persona non sia libera di esprimere un'idea,magari sbagliata,e di chiedere "correggetemi se ho sbagliato",che subito si deve sentir dire "vedi che cosa c'è sotto".Essere accusati di ciò contro cui ci battiamo:il mero interesse personale.Sono certo che una nuova classe dirigente saprà mettersi al servizio della nostra città.E lo potrà fare,non percorrendo la via del conflitto generazionale(che è inutile,oltre che dannosa),bensì quella dello spirito di sacrificio e dell'onestà intellettuale,entrambi dettati da un atto di amore per la propria terra.

 

Aldo Fratelli

Direttivo Regionale Giovane Italia