Caro Direttore, prendo spunto dal dibattito andato in onda su Canale due, durante il programma televisivo Aida, che ho seguito con interesse e mi complimento per la trasmissione, a proposito della demolizione dei fabbricati dichiarati abusi, associandomi alle proteste lanciate dall’ing. Albione, in merito alle procedere sui lavori di demolizione da parte dell’impresa esecutrice e sul ruolo di responsabilità da parte del servizio di prevenzione.
Le immagini registrate e viste, attraverso i media e il Web, dell’attività cantieristica messa in atto nel corso della prima demolizione della casa abusiva di c.da Spagnola, non fa onore alla pubblica amministrazione di Marsala che ha affidato l’appalto ed ha nominato tecnici esterni nel ruolo di Coordinatori della sicurezza…di quale sicurezza stiamo parlando,…le immagini, hanno regalato agli occhi dei cittadini presenti e a chi, come me, ha visto scorrere attraverso i filmati televisivi, l’assoluta insicurezza, e la mancanza delle prescrizioni minime sulle norme di di cui al D.lgs 81/2008, eppure i vigili urbani erano presenti, rientrando nelle loro competenze accertamenti in materia.
Dall’autista del trattore rigorosamente senza i prescritti DPI (abbigliamento alta visibità, casco, guanti, ecc), che utilizza un mucchio di terriccio improvvisato posto in mezzo alla gente: manifestanti e alle forze dell’ordine presenti, per fare scendere dal camion il trattore demolitore, esibizione da circo equestre.
Un cantiere di demolizione non confinato, mancante di perimetrazione, che farebbe arrossire di vergogna qualsiasi tecnico incaricato della direzione dei lavori.
Per non parlare delle prescritte cartellonistica di sicurezza inesistente, oppure dei trasporti stradali degli sfabricidi…senza le prescritte teline, ecc .
C’è da chiedersi…chi ha sanzionato e contravvenzionato le irregolarità.
Cordiali Saluti
Geom. Renato Pollari