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23/09/2011 11:49:23

Israele e Palestina insieme al Cous Cous Fest


“La rassegna – continua Salameh - lancia il messaggio che la pace esiste e si può raggiungere attraverso la cooperazione. Mentre i presidenti del mondo non riescono a risolvere le controversie internazionali, questo evento offre l’opportunità per una pace reale. Al Cous Cous Fest il grande mondo diventa un piccolo mondo senza confini e conflitti, dove regnano allegria, fraternità e amicizia”.
E’ dello stesso avviso Livia Link, consigliere per gli affari pubblici e politici dell’Ambasciata d’Israele a Roma, che ha accompagnato la delegazione di chef israeliani partecipante al Cous Cous Fest, Boaz Choen e Refael Levi.

“All’atmosfera particolare che distingue il festival – spiega -contribuiscono sia la bellezza straordinaria della terra che lo ospita, sia le sinergie che la buona cucina, la creatività e la sapienza degli addetti ai lavori sono capaci di creare. Il cibo è un eccezionale veicolo di comunicazione che connette le persone, oltre le differenze e le difficoltà”. Secondo Livia Link per incentivare il dialogo e lo scambio tra i popoli si dovrebbero “creare contesti in cui il confronto avvenga su un terreno neutro come quello del cibo, perché è proprio laddove esistono interessi comuni che è più facile incontrarsi e capirsi. In Israele, per iniziativa di 4 dei migliori chef del Paese- Sarkis Jacubian (armeno), Johnny Goric (cristiano), Charlie Fadida (ebreo) e Imad Shourbaji (musulmano) è nata l’associazione “Taste for Peace” perché, sostengono i fondatori se si mangia insieme, è da lì che verrà la pace”.

“In Palestina in questo momento – aggiunge Salameh - c’è un’atmosfera di “grande attesa per la ”Dichiarazione dello Stato Palestinese” che può rappresentare un cambiamento fondamentale nella regione e provocare ricadute politiche molto positive a livello nazionale ed internazionale. La soluzione dei due Stati è quella ideale, che può costruire la strada della