Con la complicità di una minoranza più interessata a conservare una poltrona in consiglio, piuttosto che salvaguardare gli interessi di una città in agonia. Sulle cronache cittadine nessun intervento dei partiti di maggioranza nè di quelli dell'opposizione. Allora mi domando, esistono ancora i partiti?
Questi organismi di grande democrazia dove si litigava, ma si partecipava e si decideva.
Il concetto di libertà esiste ancora? Oppure deleghiamo a libro chiuso i consiglieri comunali, provinciali, regionali, senza un programma né un progetto, che cambiano schieramento, senza rispetto per i cittadini che li hanno votati in un partito?
Certo, può succedere che uno entra in crisi e cambia per assolvere agli impegni presi con l'elettorato.
Ma possibile che ci sia un valzer infinito dove si cambia danza appendendo al petto una semplice coccarda?
È possibile che partiti che prendono ottomila voti eleggano sette consiglieri per poi ritrovarsi solo con due, oppure i partiti che prendono tremila voti, determinando l'elezione di un sindaco, poi nell'arco di due anni rimangano senza consiglieri e vengano messi fuori come se i voti dei ventotto non eletti non avessero contribuito all'elezione del Primo Cittadino?
La verità è che quando il sole della cultura politica cala, anche le ombre dei nani diventano giganti.
Il nostro Sindaco non ha mai convocato, in cinque anni, i partiti anche perché, non avendone mai fatto parte, non sa cosa sia la democrazia e non ha capito che, come diceva Lily Tamlin : “Il guaio della corsa dei topi è che anche se si vince, si è sempre topi”.
Elio Licari
Orgoglio Cittadino