Per cui diventa d’obbligo, per mamma Regione, provvedere, non ad uno, ma a ben cinque “corsi base di diritto pubblico”. Il tutto al costo di 46.431,40 euro.
Quella sui corsi di diritto pubblico è solo una delle voci presenti nell’elenco delle spese sostenute dalla Regione e pubblicato in Gazzetta Ufficiale (che potete consultare qui). E dentro c’è di tutto, come in una lista della spesa.
Spiccano i 4.773 euro per curare il giardino degli uffici romani. O i fondi per la gestione di Parco d’Orleans: 375.000 euro la quota per il primo trimestre dell’anno 2011. Ci sono i contributi a diverse associazioni sportive. Come la Newsquash Club di Catania: 3500 euro.
Come una casa, come una grande, grandissima famiglia. Si rompono 5 copri-water? Ci pensa la Regione: 480 euro. C’è bisogno di un forno elettrico? Ci pensa la Regione: 1902 euro. Ci vogliono 10 lampade alogene da tavolo? Ci pensa la Regione: 1560 euro. E per Regione, si intende mamma Regione, che alla fine siamo noi contribuenti.![](http://www.blogsicilia.it/wp-content/uploads/Palazzo-dOrleans-470x376.jpg)
Poi ci sono altri acquisti per gli uffici. Con 2272,10 euro, abbiamo comprato 35 alimentatori, 20 mouse, 30 dischi fissi. E tornando ai funzionari impantanati nelle scartoffie, le fotocopiatrici sono il sale di ogni ufficio. Per noleggiarne una a colori la spesa è stata di 7920 euro.
Fra le spese della Regione, e in particolare dell’ufficio di Presidenza, ci sono poi i servizi fotografici realizzati a Roma: 700 euro a Marco Ravagli fra marzo e aprile. Poi però si opta per l’acquisto di una macchina fotografica: 3390 euro. Fotografie, ma anche riprese tv a Bruxelles: 635 euro alla Watch Tv.
E poi via via altre spese per contributi a fondazioni, società e associazioni. Per l’assistenza della Kpmg sono stati versati 626.577 euro. Oppure i progetti. Come il Progetto Monitoregione Sicilia della Fullresearch: 30 mila euro. Senza dimenticare le campagne di comunicazione, come quella della Memseas, costata 20.400 euro. E gli abbonamenti a giornali, riviste per tenersi informati: 16.353,75 euro per l’abbonamento di aprile-giugno del notiziario Italpress.
E come ogni grande famiglia che si rispetti ci sono le spese per luce (16.000 euro all’Enel per maggio-giugno ad esempio); gas (era di 4.872 euro una fattura dell’Amg Gas ad esempio), benzina (spiccano le tre tranche del costo del carburante per le autoblu: alla Kuwait Petrolum Italia da 32.000, 38.000 e 36.000 euro), e poi diverse spese per telefonia mobile, telefonia fissa, internet, riparazioni varie, gommista, meccanico.
Per non dimenticare gli stipendi, i compensi per i consulenti, i rimborsi per le missioni dei dipendenti che possono essere di una trentina d’euro, oppure superare i 500. I rimborsi per piccole spese, gli acquisti di cancelleria. Insomma tutto come una grande famiglia. Con qualche spreco in più.
Francesco Appari