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08/09/2011 13:27:23

Coltivavano marijuana. Arrestati due over 60 a Salemi

entrambi salemitani pregiudicati.
Dopo una serie di servizi perlustrativi e di osservazione protrattisi per alcuni giorni, i reati sono stati definitivamente accertati a seguito di perquisizioni domiciliari, che i militari di Salemi hanno eseguito con il supporto dei Nucleo Carabinieri Cinofili di Palermo, presso le abitazioni dei due arrestati. I due Renda vivono infatti separatamente, non sono tra loro legati da rapporti di parentela e, secondo quanto sino ad ora emerso dalle indagini, non stavano agendo in concorso tra loro.
Irrompendo a casa del 64enne, i Carabinieri hanno scoperto una piantagione di canapa indiana sul terrazzo, composta da 71 esemplari (alti fino a 1,5 metri) coltivati in vaso. Occultati all’interno di un sacco sono stati inoltre trovati 600 gr circa di marijuana. L’ingente quantitativo di sostanza stupefacente, che è il prodotto finito della coltivazione di canapa pronto alla vendita ed al consumo, configurerebbe anche il reato di detenzione ai fini di spaccio.
Passando al setaccio l’abitazione di Pasquale Renda, che già nell’agosto del 2010 era stato denunciato per coltivazione di sostanze stupefacenti, i Carabinieri hanno tra l’altro scoperto un allaccio abusivo alla rete di distribuzione dell’energia elettrica, tramite la manomissione del contatore domestico, che all’Enel risultava formalmente disattivato. Per questo motivo l’uomo è stato perseguito anche per il reato di “furto aggravato”.   
Analogo scenario si è presentato agli inquirenti perquisendo l’abitazione di Giuseppe Reanda, dove sono state scoperte una piantagione in vaso composta da 19 piante di canapa indiana (anche in questo caso esemplari maturi alti fino a 1,5 metri) ed una partita di marijuana di 500 gr circa.  
Tutto lo stupefacente complessivamente rinvenuto (ossia 90 piante di canapa indiana e più di un kg di marijuana) è stato sequestrato e già sottoposto alla prime analisi tossicologiche che hanno confermato la presenza del principio attivo. Ad essere sequestrati anche tutti i materiali adoperati per le coltivazioni, tra cui dei potenti concimi solidi e liquidi, adoperati come acceleratori di crescita.  
Dopo la dichiarazione in stato di arresto, i due Renda, su disposizione del Sostituto Procuratore della Repubblica di Marsala, Bernardo Petralia, sono stati ristretti al regime domiciliare in attesa delle direttissime, celebratesi questa mattina.
In tale sede il Giudice Monocratico di Marsala ha convalidato gli arresti confermando per entrambi gli imputati la misura cautelare degli arresti domiciliari, in attesa delle udienze finali, aggiornate al 27 settembre.
 
 
L’avvocato di Renda Giuseppe, Vito Cimiotta, ha inviato una nota facendo sapere che “si è tenuto oggi il giudizio direttissimo nei confronti del settantaquattrenne Renda Giuseppe. L'uomo, salemitano, dopo un controllo effettuato dai Carabinieri del luogo, è stato trovato in possesso di 19 piantine di marijana e 500 gr della stessa sostanza. La sostanza è stata ritrovata in uno stabile di proprietà del predetto”. “Questa mattina – continua Cimiotta - il giudice Giacalone di Marsala, ha convalidato l'arresto e applicato la misura degli arresti domiciliari, anzichè quella della custodia in carcere come richiesto espressamente dal difensore del Renda, Avv. Vito Cimiotta, il quale ha scelto per il suo assistito il rito abbreviato. La prossima udienza dibattimentale il 27 di Settembre.
Nell'operazione è stato coinvolto anche un altro Salemitano, Renda Pasquale, che non ha nessun rapporto di parentela con il Renda Giuseppe”.