Il dott. Troia era in città a seguito delle segnalazioni riguardanti i probabili danneggiamenti della popolazione della rara pianta endemica Calendula maritima, oggetto di interesse internazionale e di uno specifico convegno organizzato a Trapani nel febbraio 2010, sulla base di un accordo di collaborazione tra Dipartimento dell’Università e Provincia Regionale; lo studioso ha verificato che effettivamente i lavori di pulizia dell’area, pur necessari, sono stati effettuati in maniera grossolana e non rispettosa della popolazione di Calendula e in generale della vegetazione naturale presente e del delicato ecosistema dunale. Gran parte delle piante di Calendula è stata eliminata, così come delle altre numerose specie e dell’habitat nel suo complesso, valore aggiunto di questa spiaggia rispetto alle altre limitrofe.
Il principale errore di base (anche culturale, se non altro) è stato di assimilare la vegetazione dunale a “rifiuto” da eliminare, insieme a eternit, plastica e pneumatici. Ciò è avvenuto, nonostante che l’Amministrazione di Trapani fosse bene a conoscenza della presenza in quella zona della Calendula e del valore della vegetazione delle dune, come testimoniato dal progetto di parco urbano previsto per questa area e il cui incarico di progettazione è stato recentemente bandito dal Comune.
Nel progetto preliminare si legge infatti: “L'intervento da progettare dovrà contemperare l'esigenza di salvaguardare un biotipo unico nel suo genere come il paesaggio dunale, tanto più originale per il fatto che esso è ormai parte integrante del paesaggio cittadino, e un utilizzo dell'area per impedire che essa si antropizzi trasformandosi in una discarica tale da respingere ogni tentativo di riutilizzo” – “Tra le piante presenti è da segnalare la Calendula Maritima di Guss (…) Questa particolarità spinge a segnalare la necessità di salvaguardare questa biodiversità in sede di progettazione esecutiva”.
L’Assessore Di Discordia, contattato, nel prendere atto della situazione attuale, ha convenuto con il dott. Troia e con il dott. Salerno sulla possibilità di attuare urgentemente interventi integrativi, anche da indicare ai privati proprietari, per favorire il recupero della vegetazione naturale e del relativo complesso ecosistema, a partire dai semi e dagli organi sotterranei ancora presenti in loco, valutando misure di sostegno quali ad esempio recinzioni, dissuasori, passerelle, mantenimento o trapianto di piante sopravvissute alla pulizia, prescrizioni per l’uso delle aree. Ciò al fine di riconquistare l’area non solo ad un decoro igienico ed estetico, ma anche ambientale e paesaggistico, assicurando un contesto di elevata qualità in cui l’esigenza di fruizione turistico-balneare sia associata al mantenimento delle caratteristiche naturalistiche proprie e caratteristiche di questo tratto di costa.
L’Assessore si è dichiarato quindi disponibile a coinvolgere a breve tutte le istituzioni disponibili, in particolare l’Università di Palermo e la Provincia Regionale per le loro rispettive competenze, al fine di valutare ed attuare rapidamente le misure che si riterranno adeguate ed idonee allo scopo.
Firmato
Filippo Salerno
PD prov. le Resp. Ambiente
prov. le Resp. Ambiente