Nel giorno dello sciopero generale proclamato dalla Cgil, che ha anche registrato l’adesione dell’Anci regionale , si terranno nell’isola nove manifestazioni provinciali, con cortei e comizi. La mobilitazione e’ stata preparata in questi giorni da iniziative territoriali di ogni tipo: assemblee nei luoghi di lavoro, attivi territoriali, incontri. “E’ una manovra sbagliata- dice Mariella Maggio, segretaria generale della Cgil Sicilia- che non mette in campo nessuna misura per lo sviluppo e per la crescita, mentre impoverisce le famiglie, chi e’ gia’ in difficolta’ e penalizza soprattutto i lavoratori e i pensionati del Mezzogiorno. Pagheranno i dipendenti pubblici- rileva- , che rappresentano in Sicilia una grossa fetta del mondo del lavoro, pagheranno i giovani in termini di azzeramento delle prospettive, e gli anziani e le donne che con i tagli agli enti locali vedranno una nuova riduzione dei servizi sociali. Mentre ancora una volta- sottolinea l’esponente della Cgil- verranno tutelati i piu’ abbienti, come dimostra la farsa del contributo di solidarieta’”. Maggio aggiunge che “la manovra causera’ un peggioramento della situazione di tutto il paese e soprattutto delle aree piu’ depresse alle quali vengono anche pesantemente sottratte risorse, con i Fas che a conti fatti saranno spendibili solo per il 10%”. La segretaria della Cgil Sicilia sottolinea che “lo sciopero e’ per chiedere una manovra diversa nel segno dell’equita’ , della giustizia sociale e dell’unita’ del paese, minata anche- osserva- dall’abolizione delle ricorrenze che sono il simbolo della nostra identita’ nazionale. Chiediamo investimenti- dice- e misure per la crescita che ridiano speranza nel futuro ai giovani , ai lavoratori, ai pensionati, a un mezzogiorno che non puo’ essere abbandonato. In tal senso- conclude Maggio- la voce e le proposte della Cgil non possono piu’ essere ignorate”.
A Palermo ci sara’ alle 9 il concentramento in piazza Croci; da qui partira’ il corteo verso piazza Verdi dove parlera’ il segretario generale della Fiom, Maurizio Landini. A Catania il programma prevede il concentramento alle 9 in piazza Bellini e, dopo il corteo, il comizio della segretaria nazionale Cgil Serena Sorrentino, alle 11.30 in piazza Manganelli. A Messina concentramento alle 9.30 in piazza Antonello, poi il corteo e il comizio, in piazza Lo Sardo, della segretaria generale della Cgil Sicilia, Mariella Maggio. Ad Agrigento ci sara’ alle 10.30 un concentramento in piazza Cavour con comizio di Antonio Riolo, della segreteria regionale Cgil. E ancora: sit in dalle 10 davanti alla prefettura di Caltanissetta, dove parlera’ il segretario generale della Flai Sicilia, Salvatore Tripi, mentre ad Enna la manifestazione , che si terra’ in piazza S. Francesco a partire dalle 10 , sara’ conclusa dal segretario regionale Cgil Michele Pagliaro. A Ragusa alle 10 si terra’ un sit-in di fronte alla prefettura con comizio di Elvira Morana, della segreteria regionale Cgil. A Siracusa, ci sara’ un concentramento davanti alla prefettura, a partire dalle 9, e il comizio di Saverio Piccione, segretario dello Spi Sicilia. A Trapani, il punto di incontro e’ piazza Vittorio Veneto alle 9, da dove partira’ il corteo diretto verso piazza Saturno; qui a concludere la manifestazione sara’ Ferruccio Donato, della segreteria regionale Cgil.
La segretaria regionale della Cgil Sicilia, Mariella Maggio e quella provinciale Mimma Argurio hanno illustrato la settimana scorsa «contromanovra» elaborata dal sindacato che punta a un riequilibrio dei conti pubblici, alla difesa della coesione sociale, al rilancio della crescita economica e dell'occupazione. Il tutto raggiungibile attraverso «un piano strutturale di lotta all'evasione fiscale e contributiva; un'imposta straordinaria sui grandi immobili e una sulle grandi ricchezze; il dimezzamento del numero dei parlamentari e la riorganizzazione federale di tutte le istituzioni; la qualificazione dei servizi pubblici; la tutela dei diritti dei disabili; la difesa dell'iniziativa contrattuale del sindacato».
«I sacrifici non possono colpire sempre i lavoratori e i pensionati» ha sottolineato Mimma Argurio ricordando che «nel nostro territorio vengono ulteriormente penalizzati settori come l'agricoltura, il turismo e l'edilizia, a causa di tagli, mancanza di programmazione e blocco degli appalti pubblici».
All'incontro erano stati invitati gli amministratori di tutti gli enti locali e i deputati regionali della provincia ma tra tanti lavoratori, disoccupati e anziani erano presenti solo il sindaco di Alcamo, Giacomo Scala, in qualità di presidente dell'Anci, e i vicesindaci di Castelvetrano e Buseto Palizzolo.
La Federazione della Sinistra aderisce allo sciopero e attacca la politica di sprechi di Mimmo Turano. La Federazione della Sinistra di Trapani aderisce alla giornata di sciopero e mobilitazione indetta dalla Cgil il prossimo 6 settembre. Il segretario provinciale Gero Accardo considera lo sciopero generale del 6 settembre come “l’ inizio di un percorso di lotta di popolo che deve costruire dal basso un’ altra idea di Europa e un altro modello economico. Tale idea di sviluppo deve avviarsi anche da questa nostra provincia, che sta attraversando una crisi senza precedenti in tutti i settori e i comparti economici con un tasso di disoccupazione in fortissima ascesa” . Accardo ritiene non più procrastinabile un incontro tra tutte le forze democratiche e con i sindacati della provincia per aprire un tavolo permanente di elaborazione programmatica e di controproposte concrete e fattibili. In questo momento occorre però stare dalla parte della Cgil oggetto di attacchi gravi solo perché ha giustamente scelto di opporsi ad una manovra iniqua, caratterizzata da provvedimenti inqualificabili e che verrà pagata solo dalla povera gente, mentre chi è ricco continuerà a godere dei privilegi e delle attenzioni che il governo gli riserva. Una stoccata finale il segretario di Rifondazione la riserva anche alla politica portata avanti dal Presidente della Provincia Mimmo Turano. In modo particolare al progetto "Terramare" che giudica un “vero spreco di una barca di euro in un momento di crisi nera proponendo cantanti e serate bianche nei comuni di Partanna, Castelvetrano e Mazara del Vallo. I comuni che, guarda caso, hanno i maggiori big della maggioranza che sostengono il Presidente provinciale e mentre si preannuncia un rimpasto che ha tutto il sapore di una manovra di potere, piuttosto che di rilancio dell’azione di governo.