I coltivatori le avevano studiate tutte per evitare che le 188 piante di marijuana, alcune altre oltre i 3.5 metri e ricoperte da numerose foglie mature, già in efflorescenza, non venissero scoperte. Avevano creato anche dei passaggi all’interno del fitto canneto al fine di rendere più semplice la raccolta e il carico delle piante, nonché le operazione di irrigazione, attuate con tubi di plastica e un motorino alimentato a benzina che una volta al giorno attivavano per consentire agli arbusti di nutrirsi.
Ai Carabinieri non sono sfuggiti gli alti fusti delle piante che, una volta essiccati e smerciati avrebbero sicuramente fruttato un bel gruzzolo agli illegali coltivatori.
Dopo aver percorso un bel po’ di strada in aperta campagna, dopo essere riusciti a farsi strada all’interno del canneto con il prezioso aiuto del Corpo Forestale di Erice, i Carabinieri le hanno scovate, estirpate, campionate e successivamente distrutte.
L’esito dell’attività è stata la denuncia a piede libero di due persone, sospettate di essere gli artefici della coltivazione. Le attività di indagine si stanno concentrando alla ricerca di un terzo complice che alla vista dei Carabinieri si è dato alla fuga, facendo perdere le proprie tracce.