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19/08/2011 10:43:08

«L’Infinito Giacomo» in scena domenica 21 alle 5 del mattino al Teatro Antico di Segesta

Proposto dall’Associazione Donne di Itaca Lab di Adriana Palmisano, «L’Infinito Giacomo» è ideale per l’Alba di Segesta, infatti, ha inizio in quella che Bergman chiamava “l’ora del lupo”: il momento tra la notte e l’alba in cui il sonno è più profondo, il limen tra il sogno e la veglia è più labile, i sogni o gli incubi più vividi. In questo spazio sospeso, fisico e temporale, prendono forma e voce i versi e l’animo di Giacomo Leopardi. «Leopardi, affettuosamente Giacomo – dice l’autore e regista dello spettacolo, Giuseppe Argirò –, nel nostro viaggio, non appare così distaccato e lontano dai piaceri terreni, non ci sembra affatto disinteressato a ciò a cui aspira la gente comune. Giacomo è vulnerabile, ansioso, riservato, schivo, eppure è pervaso da un desiderio inesauribile di vita. Giacomo è goloso, non può fare a meno di dolci, cioccolata, paste alla crema e gelati. In questo ricorda Mozart, altra creatura divina nella sua sregolatezza. Non a caso alcune delle sue più scandalose composizioni, fanno da contrappunto agli aneddoti più divertenti della vita di uno dei massimi autori italiani. La biografia romanzata che esce fuori dalle pagine dell’Epistolario e dello Zibaldone, ci aiuta a costruire un ritratto singolare ed inedito del nostro poeta. Leopardi, con grande sincerità, confessa le sue paure come la sua fobia per l’acqua, un fastidio che giungerà al parossismo e alla comicità, culminando nel rifiuto del bagno almeno settimanale. E non mancano gli spunti divertenti per riflettere sul suo rapporto con l’eros e la sessualità».