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14/08/2011 14:10:49

Pio Lo Giudice lascia l'Api di Rutelli: "Tabacci un degustatore di grappe, Milana una buona forchetta...."

«A Roma c’è un partito di viveur; in Sicilia nostalgici della Prima Repubblica e dei suoi più deteriori vizi.

Il senatore Riccardo Milana, novello Chevalley, nell’idea che fosse un problema di poltrone, mi ha proposto di assumere la presidenza del partito in Sicilia, ma non era quello il motivo del contendere. Ed ho così rifiutato.

Di fronte all’elencazione dei problemi che gli ho posto, ha perso l’udito, anche quando si trattava di scegliere sull’onorabilità di taluni personaggi mantenuti in ruoli di responsabilità. Lo ricorderò, tuttavia, come un ottimo degustatore del pesce trapanese, avendolo apprezzato, almeno, come «buona forchetta»

Così come ricorderò Rutelli, impeccabile indossatore di abiti griffati, come inarrivabile emulo di Ponzio Pilato, soprattutto quando c’era da valutare se persone con una condanna passata in giudicato potessero avere ruoli dirigenziali in un partito che per gli avversari invoca “codici etici” e su se stesso tace.

E ricorderò, infine, Bruno Tabacci come ottimo commensale e degustatore di grappe siciliane.
Insomma, un partito di viveur impegnato solo a sopravvivere.

Ma io non vivo e non intendo vivere di politica. Piuttosto voglio provare a cambiare qualcosa. Ho capito che lo debbo fare ad altre latitudini politiche»