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29/07/2011 12:09:28

La DIA di Palermo sequestra beni per oltre un milione al boss Greco

 Greco  - già gestore del bar esistente all’interno della sala bingo “Las vegas” di Palermo, risultata sotto il controllo delle cosche - è fratello di Greco Vincenzo, classe 1967, pregiudicato mafioso, in atto detenuto per il reato di associazione per delinquere di stampo mafioso e persona particolarmente vicina ai boss Salvatore e Sandro Lo Piccolo che lo avevano messo a capo della famiglia di “Passo di Rigano”. Greco Salvatore è risultato in stretti rapporti con Tommaso Gambino, figlio di Rosario, leader della omonima famiglia mafiosa americana, che attraverso frequenti contatti con Claudio Lo Piccolo, figlio minore del boss Salvatore, perseguiva la politica di “reinserimento degli scappati”, mediante un progressivo avvicinamento agli associati mafiosi, emigrati negli stati uniti negli anni ’80, per scampare alla condanna a morte decretata dai “corleonesi”. A carico di Greco Salvatore sono emersi rapporti con diversi esponenti mafiosi quali: Mannino Alessandro, palermitano, classe 1960, della famiglia di Passo di Rigano;  Inzerillo Giovanni, nato a New York, classe 1972, figlio del boss Totuccio Inzerillo, assassinato a Palermo il 10 maggio 1981, durante la cosiddetta seconda guerra di mafia e tratto in arresto nell’ambito dell’operazione “Old Bridge”; Catania Filippo, palermitano, classe 1969, titolare di due parruccherie-centri benessere siti in Palermo, denominati “Loca club” e “O sole mio”, cognato di Parisi Gerardo, persona che favorì la latitanza di Salvatore e Sandro Lo Piccolo; La Barbera Matteo, figlio del boss Michelangelo, già componente della commissione provinciale di cosa nostra, palermitano, classe 1973, gestore del panificio “La casetta delle delizie”, che favorì la latitanza di Franzese Francesco. Con il provvedimento di sequestro, emesso dal tribunale di Palermo  a seguito di approfondite indagini condotte dal centro operativo D.I.A. di Palermo, coordinate dal sostituto procuratore Dr. Gaetano Paci, sono stati sequestrati al Greco, poiché ritenuti frutto dell’utilizzo di capitali di illecita provenienza, beni mobili, immobili, conti correnti ed attività commerciali, del valore di oltre un milione di euro, tra cui: appezzamento di terreno, sito in Palermo, adibito a distributore di carburante; fabbricato, sito in Palermo, adibito a rivendita di prodotti ittici; fabbricato, sito in Palermo, adibito ad officina di elettrauto. Inoltre, con lo stesso provvedimento, è stata disposta la sospensione del Greco dalla carica di amministratore del centro benessere denominato “Hammam Lo Zahir”, ubicato in Termini Imerese (PA).